Ieri a Sarzana, presso la Sala Consiglio del Comune, si è parlato di Cultura della prevenzione e dell’importanza dei vaccini.
Sarzana Popolare si interessa da tempo alla tematica delle vaccinazioni, al punto da avere portato all’ attenzione del Consiglio Comunale, lo scorso 22 Gennaio, una mozione votata dalla quasi totalità dei consiglieri; oggetto principale di tale mozione, la necessaria sensibilizzazione nei confronti della popolazione, delle famiglie e dei dirigenti scolastici.
"Nell’ incontro di ieri - affermano gli organizzatori, di Sarzana Popolare - tale tema è stato ripreso e sviluppato dai relatori, tutti con elevate competenze e professionalità. Sono stati trattati differenti aspetti dell’ argomento “vaccini”, da quello prettamente scientifico a quello più propriamente etico".
Il Professore Giancarlo ICARDI ha elaborato una strutturata autocritica del sistema sanitario, con lo scopo di migliorare lo spirito comunicativo; ha poi concentrato la propria analisi sulla figura del genitore, che si trova ad avere dubbi sulla scelta migliore da fare e che deve essere supportato ed assistito da personale competente, in modo da non dover ricorrere a informazioni distorte fornite dalla Rete. Ha infine ribadito che se non si raggiunge il 93/94% delle vaccinazioni nella popolazione (soprattutto in malattie come il morbillo, che ad oggi viene considerata l’emergenza principale in Italia), non si vince la malattia, ma si procrastina solo il problema.
La Dottoressa Alessandra BERTONE ha posto l’attenzione su come i vaccini siano in certo qual modo “vittime del loro stesso successo” e su come tale condizione abbia portato disinformazione e scarsa capacità comunicativa. La soluzione potrebbe essere quella di fornire poche informazioni alla volta, con linguaggio comprensibile, ed illustrare puntualmente sia la frequenza che le possibili complicanze delle malattie stesse. La Dottoressa ha fatto notare come sia più corretto parlare di “vaccini raccomandati” più che di “vaccini obbligatori”, passando quindi da una obbligatorietà burocraticamente intesa ad una ricerca del consenso convinto da parte della popolazione. La quotidianità dovrebbe essere gestita con la “raccomandazione”, mentre l’ obbligatorietà dovrebbe essere legata solamente ai casi di emergenza sanitaria. E’ stato dato molto risalto all’ aspetto ETICO e SOCIALE del problema: la necessità di vaccinare parte ovviamente dalla volontà di tutelare la salute del proprio bambino; in tale atto però si manifesta anche una grande responsabilità sociale, in particolar modo nei confronti dei bimbi sotto i tre mesi di vita (che non possono essere vaccinati) e dei bambini (ed i soggetti in generale) immunodepressi. Se ciascuno facesse attenzione a questi aspetti si potrebbe ottenere una copertura vaccinale ottimale, tutelando in questo modo anche chi non può essere vaccinato, con una ricaduta sociale e sanitaria importante.
Il Dottor Francesco MADDALO ha poi portato una nota di ottimismo e speranza, mostrando grafici che attestano che per i nati nel 2016 ci avviciniamo per la prima volta ad una copertura vaccinale del 95% (copertura richiesta e necessaria per debellare una malattia)nei primi due anni di vita.
Dopo gli interventi dei Relatori, ci sono stati numerose domande e testimonianze da parte del pubblico presente in sala, che hanno permesso di trattare altri aspetti importanti della tematica.
"E’ difficile risultare esaustivi su tale argomento - affermano da Sarzana Popolare - ma crediamo che nell’ incontro di ieri (durato 3 ore) si sia fatto un importante passo avanti nel cercare di dipanare i dubbi e dare risposte ai tanti quesiti relativi a questa importante tematica.
Sarzana Popolare si augura che nell’ immediato futuro le istanze evidenziate nella propria mozione siano portate avanti in modo adeguato, in modo che anche a Sarzana possa diffondersi maggiormente una vera e propria Cultura della Prevenzione.