"Un comune che si dimostra ancora una volta amico delle famiglie e dei bambini", con queste parole il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ha annunciato questa mattina, 2 aprile, in conferenza stampa, l'abbassamento del 5% delle tariffe scolastiche.
"Prestiamo massima attenzione a tutte le politiche che possono aiutare a formare una famiglia. Abitare alla Spezia e frequentare le nostre strutture significherà ritrovarsi in tasca uno stipendio in più, sommando tutte le iniziative che stiamo portando avanti. Una risposta di attenzione importante perché il periodo è difficile e dobbiamo stare attenti al bilancio. C'è chi fa discorsi e chi pensa ai fatti: noi vogliamo una città ricca di giovani perchè avere dei figli deve essere una gioia e non una preoccupazione economica".
La ridefinizione delle tariffe presenta quindi un ulteriore intervento che si aggiunge al taglio del 18% applicato dalla Giunta Peracchini nel suo primo anno di mandato, portando così la riduzione ad un totale del 23% rispetto all'anno scolastico 2017/2018.
"A pochi mesi dall'inizio del nostro mandato, per l'anno scolastico 2018/2019, abbiamo ridotto del 18% la retta di tutti i servizi educativi comunali e sempre del 18% il servizio di refezione dove il pasto è completamente gratuito per i bambini provenienti da una famiglia con un Isee fino a 5.358 euro. Per il prossimo anno scolastico, 2019/2020, si continuerà sulla strada del taglio alle tariffe con un'ulteriore diminuzione del 5%. Una grande soddisfazione perché abbiamo invertito un trend che non rientrava nella nostra filosofia: stiamo costruendo una città con meno tasse per le famiglie e più garanzie per i loro figli che sono il nostro futuro"
Ha spiegato l'assessore Giulia Giorgi: "Con questa ridefinizione delle tariffe per l'anno 2019/20120 continuiamo un percorso già iniziato con l'iniziativa dello scorso anno. Il risparmio annuo stimato per una famiglia media, con un ISEE di 17 mila euro, è complessivamente pari a 780 euro per i nidi. Per le scuole comunali dell’infanzia il risparmio sarà di 390 euro l’anno. Si tratta di un lavoro di sinergia fatta con convinzione per garantire davvero il diritto allo studio".