Non si rassegnava ad essere stato lasciato dalla convivente, così un operaio 61enne della Val di Magra, da settembre dello scorso anno, ha iniziato a tormentare la sua ex, di quattro anni più giovane, bersagliandola con ripetute minacce e molestie tramite cellulare. Non contento, ha seguito gli spostamenti della donna, prima di persona, poi utilizzando un dispositivo di localizzazione satellitare GPS, che aveva furtivamente installato sotto la macchina di lei e, quando anche il seguirne gli spostamenti non gli è sembrato più sufficiente, ha versato acqua nel serbatoio della benzina, lo ha pericolosamente bucato in più punti ed ha forato anche il radiatore del raffreddamento.
Le denunce formalizzate dalla vittima hanno portato ad un’indagine per atti persecutori e danneggiamento aggravato, a seguito della quale il Giudice ha emesso, nei confronti del persecutore, un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento a tutti i luoghi frequentati dalla vittima e di comunicare con lei con qualsiasi mezzo.
Nei giorni scorsi il provvedimento è stato notificato dai Carabinieri della Compagnia di Sarzana, che avevano seguito le attività investigative.