Si è tenuta nella Sala della Trasparenza della Regione Liguria a Genova la presentazione di Guidavalorecasa, l’osservatorio immobiliare realizzato da Fiaip Liguria relativo all’andamento del mercato del mattone nell’anno 2018 e alle previsioni per il 2019.
I relatori:
Dopo i saluti dell’assessore regionale alle Politiche abitative e all’Edilizia Marco Scajola, del vicesindaco di Genova Stefano Balleari e del segretario nazionale Fiaip Fabrizio Segalerba, hanno relazionato sul tema: Matteo Montanari, presidente regionale Fiaip Liguria, e i quattro presidenti dei collegi provinciali: Valeria Ricci (La Spezia), Davide Perrera (Imperia), Fabio Becchi (Savona), Eugenio Del Gaizo (Genova).
Successivamente, sono intervenuti: il presidente nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini (“Mercato immobiliare in Italia, scenari attuali e proposte future”), Alessandro Fabbrini della Banca d’Italia (“Il credito alle famiglie in Liguria”), Umberto Spadafora di Auxilia Finance (“Let’s Phygital”), Pietro Biglia di Saronno, notaio di Genova (“Contratti preliminari per le nuove costruzioni”) e Marco Mazzoli, professore di Politica economica all’Università di Genova (“Mercato immobiliare e politiche economiche”).
Commento di Valeria Ricci, presidente del collegio provinciale Fiaip La Spezia:
“Il mercato spezzino è in linea con trend ligure: si evidenzia una fase di crescita, con segnali di ripresa più lenti rispetto al 2017. I dati dimostrano come La Spezia abbia tenuto bene per i valori immobiliari, anche se con una leggera flessione nelle zone più appetibili come via dei Colli e il centro storico; è vero che siamo la provincia più piccola per transazioni a livello regionale, ma come città capoluogo ci collochiamo al secondo posto dopo Genova, e questo è un dato da evidenziare. La maggior parte delle compravendite riguarda la città capoluogo, poi vanno bene la Val di Magra e la Riviera e si registra un boom esponenziale delle Cinque Terre”.
Il mercato immobiliare nella provincia della Spezia, in rapporto alla realtà ligure:
Più transazioni, come accaduto negli ultimi 4 anni, anche se nell’ultimo decennio i valori delle quotazioni sono stati in diminuzione: segue il trend nazionale il mercato immobiliare ligure, in fase di crescita che, però, risulta più lenta di quella del 2017.
La provincia della Spezia, con un totale di 2593 transazioni, fa segnare il dato più basso di tutta la Regione (9980 sono state quelle nel Genovese), ma si registra una tendenza differente per la città capoluogo, che risulta essere seconda solo a Genova.
La provincia di Genova, che da sola copre circa il 50% delle compravendite di tutta la regione, fa la parte del leone, seguita da Savona (21%), Imperia (16%) e La Spezia (13%).
Come detto sopra, considerando soltanto il comune capoluogo, Genova è la prima con ben il 75% delle transazioni, e l’attivo mercato spezzino, in crescita, occupa la seconda piazza con il 12%; Savona ed Imperia fanno registrare rispettivamente l’8% e il 5%.
Se si analizzano le 2593 transazioni della provincia della Spezia, la parte più importante è relativa alla città capoluogo, frutto soprattutto di una buona vivacità del mercato nel centro città; a seguire, la Val di Magra con Sarzana, Santo Stefano ed Arcola e la Riviera spezzina di Levante con Lerici e Porto Venere, fino al fanalino di coda: l’alta Val di Vara, dove le transazioni sono praticamente quasi nulle.
Confrontando i dati del 2016 con quelli dello scorso anno, l’area con un trend in aumento è quella della Riviera di Ponente - Cinque Terre, Bonassola, Levanto e Deiva Marina - , con un dato eclatante: 36,7%.
Nello stesso periodo 2016-2018 invece il Comune capoluogo ha subito un leggerissimo calo di transazioni pari al -2,4%
Per quanto riguarda le quotazioni medie, sono in leggera flessione.
Lieve quella relativa alla zona della Val di Magra, mentre tengono le quotazioni medie alla Spezia capoluogo e soprattutto in tutta la fascia costiera, nella quale troviamo i valori più alti nei Comuni di Vernazza e Monterosso.
Il valore euro/mq. risulta essere più alto nella riviera spezzina di Ponente (€ 3.300), seguito dalla Riviera spezzina di levante (€ 2.800)
La Spezia capoluogo è suddivisa in 22 zone: tendenza generalizzata ad una lieve diminuzione, tranne i dintorni della Stazione centrale e del Quartiere Umbertino, con un aumento delle abitazioni di tipo economico del 24,8%. Proprio in queste aree si è sviluppato il mondo degli affittacamere e degli appartamenti ad uso turistico, a dimostrazione che la città venga ormai vista come la continuazione delle Cinque Terre.
Tolta questa eccezione, si riscontra una flessione dei valori anche nelle zone ritenute tradizionalmente più appetibili in città: Centro Storico, Via dei Colli, Ospedale ed il quartiere di Mazzetta.