“Dalle seconde alle nuove generazioni: nascita di un futuro condiviso”: è questo il titolo del nuovo progetto della cooperativa Mondo Aperto che, in risposta al Bando della Fondazione Carispezia nel settore del Welfare e Assistenza Sociale “Integrazione e Inclusione: una sfida possibile”, si è impegnata nella creazione di un progetto di lunga durata (due anni) dedicato a promuovere l’integrazione e l’inclusione sociale delle nuove generazioni e, nello specifico, delle seconde generazioni, ovvero i ragazzi nati e/o cresciuti in Italia da genitori stranieri.
Il progetto nasce dall’ambiziosa idea di aiutare i giovani minori a superare alcune delle problematiche e dei disagi che inevitabilmente tendono a manifestarsi durante l’adolescenza. Il vuoto educativo in cui molti ragazzi si trovano a vivere, unito alla mancanza di tempi e luoghi in cui socializzare e confrontarsi, incrementano spesso lo smarrimento e la conflittualità di questi giovani, facendogli perdere la capacità di autostimarsi e progettare il proprio futuro.
Oltre a questo carico emotivo, i giovani di seconda generazione si trovano spesso a vivere situazioni di profonda conflittualità derivanti dal senso di estraneità che provano sia nei confronti del paese d’origine sia di quello ospitante, come degli apolidi emotivi; invece questi giovani, con la loro resilienza, la loro bi-culturalità e la loro capacità di leggere tra diversi codici culturali, rappresentano un'opportunità e una risorsa per la promozione dei processi di integrazione.
Da anni la cooperativa Mondo Aperto lavora nel territorio e nelle scuole, verificando in prima persona come un ruolo chiave nei processi di integrazione sia giocato proprio dai figli degli immigrati: così è nata l’idea del progetto, poi concretizzata grazie al sostegno di Fondazione Carispezia.
In cosa consiste? “Dalle seconde alle nuove generazioni” si propone di supportare il percorso verso la costituzione di un’Associazione di volontariato formata da ragazzi di seconda generazione che abbia come finalità la prevenzione del disagio dei ragazzi adolescenti. Quest’associazione diventerà infatti un punto di riferimento per tutti i giovani della Provincia che vivono situazioni di disagio, per promuovere la loro inclusione sociale e il loro benessere attraverso la partecipazione a laboratori espressivi.
La prima fase di progetto (“dall’individuo al cittadino”) mira al coinvolgimento e alla creazione del gruppo di ragazzi di seconda generazione che affronteranno un processo di crescita personale e di valorizzazione della loro identità tramite diversi percorsi: un corso di formazione sulla diversità culturale e sul dialogo interculturale, la partecipazione a un laboratorio di consapevolezza emotiva e il coinvolgimento in attività di volontariato e di cittadinanza attiva. Al termine di questa fase i giovani saranno affiancati nella costituzione dell’associazione di volontariato.
La seconda fase (“dal cittadino alla cittadinanza attiva”) vedrà i giovani di seconda generazione, ormai debitamente formati sul tema dell’intercultura, gestire in affiancamento ai professionisti dei partner di progetto dei laboratori espressivo-creativi dedicati a giovani con disagi di tipo personale, familiare o socio-scolastico. I quattro laboratori saranno di tipo creativo-espressivo: ci sarà un laboratorio di cinema, uno di teatro e uno di scrittura creativa, che insegneranno ai ragazzi a raccontare e a dare forma artistica alle proprie emozioni e al proprio vissuto; e verrà attivato un laboratorio di italiano L2 rivolto alle donne, alle madri che ancora non padroneggiano la lingua italiana, e ai loro figli, per sostenerle in un percorso verso l’autonomia.
La rete di progetto è costituita da realtà che sono profondamente radicate in tutto il territorio: hanno infatti aderito la scuola superiore Fossati e l’ISA 1, e saranno partner di progetto Croce Rossa Italiana - Comitato della Spezia e l’agenzia di formazione Is.for.coop.