“Sciopero mondiale per il futuro” - un appello a favore della riduzione delle emissioni di gas serra responsabili dell’innalzamento della temperatura climatica, un evento che parte dagli studenti e professori per unire tutti i cittadini sulla tematica e indirizzare le scelte politiche di ogni singolo Stato al dovuto rispetto del nostro pianeta e contro i negazionisti climatici.
I giovani di 98 Paesi si sono riuniti nelle piazze di più di 1.200 città per fare sentire la propria voce agli adulti: "Fate qualcosa per fermare la febbre della Terra" è la supplica richiesta.
Anche Sarzana ha risposto all’appello e gli studenti del biennio e delle classi terze degli Istituti Parentucelli-Arzelà si sono riuniti in auditorium per una conferenza sul clima prima di sfilare lungo Sarzana e riunirsi in piazza Matteotti come teatro ideale della manifestazione.
L’evento globale di oggi arriva dopo mesi di manifestazioni simili organizzate nei venerdì in diverse città di ogni continente, quei "Fridays for Future" lanciati dalla sedicenne svedese Greta Thunberg simbolo mondiale di questa protesta ed ora anche lanciata alla candidatura al Nobel per la Pace.
Tutto è iniziato qualche mese fa su una sua iniziativa nata dopo essere rimasta sconvolta dagli incendi devastanti e dalle temperature record che lo scorso anno hanno colpito il suo paese. Greta ha iniziato quindi dal 20 agosto 2018 a manifestare ogni venerdì sotto il Parlamento di Stoccolma, per protestare contro lo scarso impegno delle attuali politiche sul clima.
Chissà se Greta immaginava che la sua protesta solitaria fuori dal parlamento svedese potesse diventare in breve un movimento globale.
Da questa sua protesta, amplificata poi dalla sua partecipazione alla “Conferenza sul Clima” di dicembre a Katowice e poi al forum di Davos, i cosiddetti “FridaysForFuture” si sono svolti in oltre 80 paesi mondiali, dagli Stati Uniti all'Iran, dal Giappone all'Australia, dall'India all'Europa, Italia compresa
“Espressione di un movimento radicalmente apartitico – tengono a sottolineare gli organizzatori italiani dei "Venerdì per il Futuro" - Svolgiamo un’azione politica solo nel senso che stiamo esercitando pressione dal basso verso i leader, affinché mettano finalmente il cambiamento climatico al centro della loro agenda. Il 15 marzo facciamo appello per una politica climatica più ambiziosa a livello globale, europeo e nazionale – possiamo leggere nel loro sito Fb.
Anche il Presidente Sergio Mattarella ha fatto un richiamo sul tema: “Siamo sull’orlo di una crisi climatica globale per scongiurare la quale occorrono misure concordate a livello globale“ – queste le sue parole pronunciate il 12 marzo a Belluno in occasione della sua visita nelle aree del Vajont e quelle colpite dalla tempesta di ottobre.
Parola d’ordine degli studenti è: “Che senso ha studiare per il mio futuro se stiamo uccidendo il mondo”? – e così la pensano i tanti studenti attivisti sarzanesi confluiti nell’auditorium dell’Istituto ad ascoltare la conferenza presieduta dalla dirigente Vilma Petricone e dai professori Massimo Caleo e Mino Vocaturo.
L'auditorium dell'Istituto era stracolmo e l'entusiasmo degli studenti è stato faticosamente tenuto a freno dagli insegnanti, applausi ad ogni intervento e ad ogni video proiettato: "Come avete capito dalle parole di Greta ogni ragazzo può smuovere le coscienze e voi tutti potete farlo, fatelo e impegnatevi per il vostro futuro - sono state le parole della Petricone, di Caleo e di Vocaturo - se non si interviene oggi il livello delle acque del Mediterraneo si alzerà di un metro nel prossimo futuro, le Maldive verranno sommerse e scompariranno, la plastica conquisterà il mare e noi stessi, in un'infinita e suicida offesa alla terra.
Fonti rinnovabili si, acqua sole e vento, riduzione plastica, forestizzazione e protezione della biodiversità sono il giusto futuro, che gli impegni presi dai grandi della Terra siano mantenuti e non sostituiti dalla negazione "trumpiana" dei cambiamenti climatici.
L'orso polare è il simbolo della nostra sconfitta e voi che siete il futuro dovete lottare: impegnatevi, arrabbiatevi, imponetevi per consentire un futuro a voi ed ai vostri figli, diventate protagonisti e non delegate questa tematica basilare a nessuno mai - hanno concluso ricordando anche tutte le iniziative prese sul tema dagli Istituti - cominciamo dal piccolo, dalla quotidianità, dalla guerra al degrado, alla corretta differenziazione, al risparmio dell'uso della plastica e andiamo ora uniti in piazza perché li c'è il Comune che è il centro istituzionale della città".
Tra i video visionati anche quello in memoria di Falcone e Borsellino.
Sarzana quindi è stata invasa dai giovani che hanno sfilato nelle le vie in un lungo serpentone colorato di speranza, slogan e gioventù.
Piazza Matteotti li ha accolti tra la curiosità delle persone, gli applausi e gli interventi dei ragazzi.
L'Assessore Barbara Campi ha fatto gli onori di casa ai giovani e sostituito nei ringraziamenti il Sindaco Ponzanelli assente da Sarzana al momento.
Riuscirà questo movimento ad organizzarsi, crescere, incidere e davvero far sentire il fiato sul collo ai governi mondiali? Chissà.
Una cosa è sicura: se non si farà fagocitare dalla politica sarà davvero una ventata d’aria fresca e pulita tanto necessaria oggi.