Risale al 1999 la nascita del gemellaggio tra Bayreuth e La Spezia (con l’allora sindaco Giorgio Pagano) ed oggi in Sala Dante si sono tenute le celebrazioni per il ventennale.
Alla base del gemellaggio c’è il rapporto tra l’Istituto Statale Fossati – Da Passano e il Richard Wagner Gymnasium di Bayreuth, con un consolidamento nato e cresciuto con scambi e progetti sin dal 1986. Un gemellaggio che, con la deliberazione del consiglio comunale del 15 febbraio 1999, veniva sancito in maniera istituzionale.
“Nelle premesse di quell’atto la città di Bayreuth e La Spezia dichiaravano di voler perseguire l’alto intento di consolidare l’amicizia tra il popolo italiano e quello tedesco – ha ricordato il presidente del consiglio comunale Giulio Guerri - per contribuire ad un’Europa unita, in pace e in libertà”.
Dietro il gemellaggio si nasconde, come ha ricordato il sindaco Pierluigi Peracchini, un significato da leggere in chiave europea: “L’amicizia è un sentimento spontaneo che non può nascere se costretto e il nostro gemellaggio nasce proprio così, dalla fratellanza tra due scuole, studenti ed insegnanti che si ritrovano a 900 km di distanza. Il nostro gemellaggio è il coronamento di un’amicizia che già preesisteva. Assieme abbiamo maturato una coscienza civica e soprattutto europea a cui non possiamo abdicare. Abbiamo contribuito alla crescita di un’Europa dei cittadini. Ho sempre guardato con impegno alle parole di Adenauer quando affermava che siamo nati tutti sotto lo stesso cielo, ma non abbiamo tutti lo stesso orizzonte. Il nostro compito è creare ponti di amicizia per un orizzonte comune, il migliore possibile”.
Ha preso la parola anche il vice sindaco di Bayreuth Thomas Ebersberger che ha introdotto il proprio discorso con un incipit in italiano: “E’ per me una gioia festeggiare il ventesimo anniversario del nostro gemellaggio. A noi fa molto piacere venire alla Spezia, ci sentiamo a nostro agio, come a casa. Questa è una splendida città, il cittadino più famoso di Bayreuth, Richard Wagner, trovò alla Spezia l’ispirazione per il preludio dell’“Oro del Reno”. Io stesso mi sono reso conto di quanto siano cordiali e spontanei i suoi abitanti”.