“Una scuola fatiscente, a farne le spese è lo studente!”, recitano così gli striscioni esposti questa mattina dal Blocco Studentesco nell’Istituto professionale Einaudi-Chiodo per denunciare le gravi carenze strutturali in cui versano da anni gli edifici scolastici.
Giorgio Giannotti, rappresentante d’istituto afferma: “Noi studenti dell’Einaudi-Chiodo siamo stanchi delle condizioni in cui versa il nostro istituto. Porte scardinate o senza maniglie, pavimenti aggiustati con pezzi di cartone e nastro adesivo, crepe e buchi sui muri, gradini pericolosi: queste solo alcune delle assurde situazioni che, grazie alle segnalazioni degli studenti, io e i ragazzi del Blocco Studentesco abbiamo riportato già all'inizio dell’anno scolastico, in un dossier correlato da foto molto indicative. Come promesso prima della mia elezione a rappresentante d'istituto, provvederò personalmente a consegnare il dossier agli organi competenti, da cui noi studenti pretendiamo risposte. In caso contrario siamo disposti ad organizzare una mobilitazione di protesta sotto la sede della provincia, invitando anche gli studenti delle altre scuole nelle quali si verificano situazioni analoghe. Pretendiamo un tetto solido sulla testa degli studenti".
"Prendiamo atto con piacere che anche terzi riscontrino le stesse problematiche portate avanti dalla nostra lista durante le elezioni per i rappresentanti d'istituto. Confidiamo quindi nel superamento delle divisioni ideologiche per abbracciare la causa comune per il bene di tutti gli studenti.
Continueremo a monitorare la situazione in attesa di una presa di posizione da parte delle istituzioni. Da anni il Blocco Studentesco è il solo movimento al fianco delle problematiche degli studenti spezzini – conclude la nota - sempre in prima linea nelle battaglie che riguardano la fatiscenza degli edifici scolastici, le problematiche derivanti dalla “buona scuola” e dalla mala gestione dell’alternanza scuola-lavoro. Siamo il futuro di questa nazione, tocca a noi alzare la testa e riprenderci quello che ci spetta”.