Ieri, a seguito di articolate indagini da parte della Polizia di Stato, è stata disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di G.I., napoletano del '93. La notifica lo ha raggiunto nella Casa Circondariale di Poggioreale, dove il ragazzo è ristretto per reati inerenti il patrimonio, in particolare per truffa e truffa aggravata.
L'indagine della Squadra Mobile della Spezia lo ha visto indagato sul nostro territorio per un episodio di truffa che è avvenuto il 1° ottobre ai danni di una anziana signora spezzina, caduta nella trappola del 'finto maresciallo' e 'finto avvocato'.
L'anziana signora spezzina, del '38, si era presentata in Questura per formalizzare una querela in merito a una patita truffa che aveva subito poco prima: secondo il racconto della donna, intorno alle 11:30, mentre si trovava nel proprio appartamento, aveva ricevuto una telefonata sul telefono fisso da parte di un individuo con marcato accento meridionale che si qualificava come 'maresciallo D'Andrea del primo distretto'. L'uomo al telefono aveva raccontato alla donna che il figlio aveva appena fatto un incidente stradale con la propria auto e che purtroppo risultava essere privo di copertura assicurativa. A questo punto le aveva detto che se voleva risolvere velocemente l'imprevisto e aiutare il figlio doveva fornire €3500 ad un avvocato che si sarebbe presentato da lì a poco alla sua porta, aggiungendo che, nel caso non avesse potuto fornire l'intera somma in contanti, andava benissimo anche versare l'equivalente in monili in oro o preziosi.
L'avvocato non si era fatto attendere: secondo quanto raccontato dalla donna il citofono aveva suonato poco dopo, e alla porta si era presentato 'l'avvocato Brambilla' che doveva ritirare gli oggetti in oro e il denaro necessari per sostenere le spese relative all'incidente causato dal figlio. A lui l'anziana ha consegnato €200 in contanti e diversi monili in oro. Lasciata sola, la donna ha potuto rendersi conto della situazione ed andare in Questura per sporgere denuncia. La Squadra Mobile, attraverso un'attenta visione dei filmati della zona e dall'esame dei tabulati telefonici, è riuscita a risalire al napoletano G.I., identità confermata anche dalla donna che lo ha chiaramente riconosciuto dalle immagini.
L'uomo è stato quindi denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica con la richiesta di emissione di una misura cautelare che effettivamente poi è stata emessa ed eseguita nella giornata di ieri.