Assonautica provinciale della Spezia, presieduta dall’avvocato Pier Luigi Scardigli ha presentato questa mattina presso la Camera di Commercio il Progetto Cambusa. Romolo Busticchi, il referente del progetto che preferisce chiamarlo iniziativa, “non trattandosi più solo di idee” ha illustrato genesi e funzioni di questa nuova linea di collegamento e di integrazione terra-mare che da una parte permetterà di offrire servizi aggiuntivi ai diportisti, incrementando l’attrattiva della Spezia come destinazione nautica turistica, dall’altra andrà a sostenere nel contempo le imprese agroalimentari del territorio fornendo un supporto innovativo in direzione di un miglioramento dell’offerta.
Capofila del Progetto Cambusa è la Camera di Commercio di Sassari e i componenti sono insieme ad Assonautica della Spezia, Assonautica Nord Sardegna, Università di Sassari, Comune di Capoliveri, Ville de Bonifacio, France Station Nautique.
L’iniziativa, presa in ambito sardo grazie a fondi europei, trova nella città della Spezia una componente fondamentale innestandosi non solo nella sua tradizionale vocazione al turismo nautico ma anche nella ricchezza di eccellenze enogastronomiche presenti nel territorio.
Il Presidente Scardigli, infatti, sottolinea la grande capacità recettiva dei porti e il numero di approdi, proporzionalmente superiore a città quali Savona, Imperia, Genova, senza contare la famigerata capacità nella produzione nautica. Si parla di integrazione terra mare, quindi La Spezia in primo piano per la nautica ma non solo. La Spezia oste di importanti cantieri navali (S.Lorenzo, Ferretti, Val di Taro), La Spezia meta di grandi diportisti ma anche Spezia culla di numerosi prodotti DOC.
Romolo Busticchi spiega l’importanza che ha per il nostro territorio cogliere questa occasione: le nostre eccellenze, infatti, trovano in un pubblico “medio-alto “ che ben sostiene i prezzi derivanti dall’alta qualità e dagli elevati costi di produzione tipici della regione, il cliente ideale. In che cosa consisterà di fatto? “Nel proporre ai fruitori della nautica, non solo ai grandi diportisti ma anche presso porticcioli e marine i prodotti tipici selezionati grazie al lavoro del dott. Busticchi”-precisa il Presidente di Assonautica provinciale delle Spezia.
Il progetto Cambusa si inscrive in un panorama internazionale in quanto finanziato dal programma INTERREG-IT-FR MARITTIMO con il duplice obiettivo di agevolare la promozione dei prodotti agroalimentari tradizionali di qualità nel mercato turistico nautico e di integrare e potenziare l’offerta di servizi delle destinazioni nautiche. La sfida è quella di creare un collegamento tra le due realtà con il target turistico dei diportisti che può offrire alle aziende dei territori un nuovo e importante sbocco commerciale. Al riguardo si sono già svolte, come azioni preparatorie, sia un’indagine di mercato condotta su cento armatori di yacht che ha dato risultati di totale apprezzamento sull’istituzione di un servizio che consentirà di ordinare, tramite un’app dedicata, i prodotti del territorio forniti dalle stesse aziende produttrici direttamente a bordo, sia degli incontri tra i produttori in base alla selezione di venti prodotti tipici.
Proprio questa mattina è stato possibile tastare con mano il grande lavoro di indagine svolto nella provincia della Spezia e in Lunigiana. I venti prodotti tipici selezionati sono: il Vino delle Cinque Terre, Cinque Terre Sciacchetrà,Vermentino Colli di Luni, il liquore Persichetto. La Birra del Golfo, i Formaggi biologici della Val di Vara, i Dolci della provincia spezzina, il Cioccolato artigianale, le Confetture della Val di Vara, la Pasta artigianale, la Marocca di Casola, le Torte salate della Val di Vara, il Pesto, i Salumi di Pignone, il Miele della strada del Miele,l’olio della Riviera Ligure del Levante, i Muscoli della Spezia sott’olio, i Succhi di frutta della Val di Vara, i Panigacci di Podenzana, i Testaroli di Pontremoli.
Nell’app dedicata ogni prodotto sarà illustrato in ogni sua caratteristica insieme a quelle dell’azienda produttrice e della località nell’ambito di una filiera agroalimentare garantita dal marchio Cambusa. Che si tratti dei nostri prodotti o di indagini riguardo i “nostri diportisti” ciò che è emerso in mattinata è una grande cura e attenzione al territorio. L’incontro si è concluso con l’auspicio che l’ultimo step di questa integrazione veda i numerosi produttori accogliere i diportisti all’arrivo per poi ospitarli nei loro agriturismi o nelle loro aziende e una degustazione di prodotti tipici offerta da Claudia Del Fabbro e Corrado Luti dell’agriturismo Colline di Rossoli.