Continua l’attività di contrasto al fenomeno dei borseggi nelle stazioni ferroviarie della riviera: al termine di una serie di accertamenti i Carabinieri della Stazione di Riomaggiore hanno infatti denunciato, per avere fornito false attestazioni circa l’identità personale, cinque nomadi di origine balcanica.
Le indagini condotte dai militari hanno infatti permesso di accertare che una di loro, nel tentativo di eludere i costanti controlli dei militari contro i borseggiatori, aveva fornito generalità false, tentando di corroborare, con le testimonianze degli altri quattro in atti di stato civile, gli alias forniti. I controlli incrociati e gli accertamenti condotti dal personale della Stazione di Riomaggiore hanno però fatto emergere la falsità di tali dichiarazioni: i cinque sono quindi stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato previsto dall’art. 495 del codice penale (falsa attestazione o dichiarazione ad un P.U. sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, aggravata dall'essere stata resa in atti dello stato civile) e rischiano da due a sei anni di reclusione.