Si potrebbe dire “Altro giro, altra corsa”. Infatti Gianfranco Bianchi e Francesco Masinelli, rispettivamente presidente ed amministratore delegato di Atc Esercizio, sono stati riconvocati per proseguire i lavori della scorsa commissione di Garanzia e Controllo presieduta da Dina Nobili e con Massimo Caratozzolo vice presidente. Oggi il focus è sul tpl (trasporto pubblico locale) del futuro, in particolare quello del prossimo anno.
“Ogni tot anni il contratto di servizio scade - afferma il presidente Gianfranco Bianchi - A giugno di quest’anno la Provincia ha prorogato in modo non consensuale il contratto per due anni, rifacendosi ai costi storici. Il decreto dice che la proroga la si può dare in modo consensuale”. Insomma ci voleva l’accordo con la società per poter sottoscrivere la proroga di due anni ma, come già accennato nella scorsa “puntata” (leggi QUI) questa consensualità non c’è stata. I due ospiti della commissione sono entrati in carica a maggio “La proroga è stata concessa a fine giugno, ma la Provincia ha predisposto la proroga senza il nostro consenso - ribadisce il presidente Bianchi - Da 9 anni or sono ad oggi i costi al chilometro sono aumentati, sia a causa degli aumenti del gasolio sia per l’incremento dei costi contrattuali, oltretutto la vetustà crescente dei mezzi comporta maggiori oneri di officine e pezzi di ricambio”.
Ed è proprio da questo che nasce l’oggetto del contendere che ha portato alla decisione di impugnare la proroga al Tar. Non tutto sembra perduto però, infatti sono continuati gli incontri per cercare di raggiungere una condivisone partendo comunque da un assunto di base: “In questi 6 mesi la società ha svolto il servizio pieno, non abbiamo tagliato chilometri perché non tocca a noi tagliarli - sottolinea Gianfranco Bianchi - Questo spetta alla Provincia, noi non possiamo tagliare o rimodulare corse di nostra volontà, possiamo farlo solo su indicazione della Provincia. Possiamo limitarci ad una consulenza tecnica per tradurre in chilometri quello che loro hanno in euro”.
La speranza è quella di trovare una quadra sulla vicenda (dalle parole di Masinelli e Bianchi sembra ci si stia avvicinando) anche per definire in tempo su quale chilometraggio si dovrà operare nel 2019. Già perché ad oggi ancora non è chiaro quest’ultimo punto ma già riecheggiano le canzoni natalizie negli spot e nei supermercati. Non si tratta di un fatto banale che riguarda solo (si fa per dire) il piano organizzativo come le tratte ed i trasporti, ma ci vuole del tempo per organizzare tutta la parte informatva.
Altro nodo da sciogliere è quello legato al Decreto Genova, dal quale scaturirebbero risorse ad hoc sul trasporto pubblico (si tratta, a quanto affermato da Francesco Masinelli, di 20 milioni di euro per l’aggiornamento del trasporto pubblico per la Liguria).
Una delle perplessità della commissaria Federica Pecunia riguarda anche possibili tagli al tpl per il 2019, fattore che dipenderà dai singoli comuni in particolare da quanti servizi richiederanno. In tutto questo c’è un ulteriore particolare da considerare, come ricorda l’amministratore delegato Masinelli: “C’è un vincolo, non possiamo firmare un contratto che già di per sé porti l’azienda in perdita”.
Tra i commissari c’è chi avanza delle proposte come quella del commissario Luigi De Luca: “Su alcuni autobus, specialmente quelli per Lerici e Porto Venere, per il controllo dei biglietti è possibile reintrodurre il bigliettaio, è un’ipotesi ancora in piedi?”
“Il bigliettaio no - risponde il presidente Bianchi - In particolare sulle corse per Lerici e Porto Venere c’è talmente tanta ressa che il bigliettaio non riuscirebbe a svolgere il suo mestiere. Ha funzionato il sistema misto che abbiamo adottato poiché c’era un controllo preventivo a terra. La soluzione finale sarà il tornello con la bigliettazione elettronica, in merito c’è un progetto che la regione sta portando avanti”.
A spiegare più approfonditamente la bigliettazione elettronica è proprio l’amministratore delegato Francesco Masinelli: “Il tornello funzionerà come con lo ski pass, per farlo funzionare infatti bisognerà dematerializzare il biglietto, non sarà più cartaceo”.
“Tra le misure che stiamo predisponendo per il progetto del Mit di fine anno legato al Pums - aggiunge il presidente Bianchi - c’è anche l’acquisto dei mezzi elettrici da 18 metri, se dovessero finanziarci questo progetto dovremmo rivedere le pensiline laddove quei 18 metri possono fare linea”.
Il problema del tornello posto all’ingresso risolverebbe il problema dei furbetti del biglietto per chi sale sul lato delle entrate ma, come fa notare il commissario Fabio Cenerini: “Se qualcuno sale da dove si scende?”. Il tutto dovrà essere risolto con dei sensori, afferma il presidente Bianchi, che saranno regolati dall’interno verso l’esterno e dall’esterno verso l’interno, in caso di infrazione scatterebbe l’allarme.
Non si tratta di un unicum la situazione che si è creata tra Atc e la Provincia ma tocca anche altre realtà, come afferma l’amministratore delegato Masinelli rispondendo ad una domanda del vice presidente Massimo Caratozzolo.
Durante la commissione il presidente Bianchi dichiara che sono arrivate le dimissioni dal sindacato di Franco Bardelli (in particolare dal ruolo di segretario Faisa Cisal), ufficiosamente già dichiarato nella scorsa commissione, oggi in via ufficiale.