«Questa sera abbiamo concluso il mese mariano di ottobre, domani inizia novembre e subito celebriamo i Santi, ricordando che la santità non è un privilegio per pochi ma una vocazione radicata per tutti». L’ha detto il vescovo Luigi Ernesto Palletti, ieri sera, nell’ormai tradizionale veglia di preghiera della vigilia di Ognissanti organizzato dall’Unitalsi nella chiesadi San Pietro a Mazzetta. A causa del maletmpo, i fedeli non si sono incamminati in processione verso la cripta di Cristo Re, ma sono rimasti a pregare il Rosario nella cappella di Lourdes di Mazzetta.
«Invece di far crescere il seme di santità posto in noi col battesimo, ci mettiamo le nostre mancanze. Ma Dio è misericordioso, e noi dobbiamo impegnarci a camminare insieme. Ci sostiene la comunione di preghiera con la moltitudine immensa dei santi, non solo quelli canonizzati».
Subito dopo il giorno dei Santi, la Chiesa celebra, significativamente, la ricorrenza dei morti. «C’è la Chiesa che cammina, quella che espia e quella che già gode della pienezza della luce. Ricordiamo i nostri cari, e quelli che nessuno ricorda e che più hanno bisogno della nostra preghiera».
«Un ricordo particolare per i nostri malati e per giovani. Come ha detto il papa, il prodotto del sinodo non é un documento, ma un rinnovamento. Chiediamo di avere cuori aperti e generosi, capaci di dire i nostri “sì” come Maria all'annuncio dell'angelo».