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Crollo Ponte Morandi, il sindaco Bucci nominato Commissario per la ricostruzione In evidenza

La svolta nella notte. C'è l'ok della Regione. Le reazioni e le richeste di forze politiche e ambientalisti.

Dopo una telefonata questa mattina tra il Presidente del Consiglio Conte e il Presidente della Regione Toti Palazzo Chigi ha comunicato, come previsto dal decreto, l’intenzione di procedere alla nomina del Sindaco Marco Bucci come commissario straordinario alla ricostruzione del ponte Morandi.

La Regione ha già risposto con parere favorevole.

 

I COMMENTI

“Entro i dieci giorni dall’entrata in vigore del decreto sulle urgenze, Marco Bucci è stato individuato come Commissario straordinario alla ricostruzione del Ponte Morandi.- afferma Franco Senarega, capogruppo regionale Lega Nord Liguria-Salvini - I nostri migliori auguri di buon lavoro a questo sindaco che sta già cambiando la Città e ha dimostrato di essere persona seria, manager capace e amministratore pubblico di buonsenso. Da parte nostra, come sempre, ci sarà massima collaborazione nell’interesse dei genovesi e dei liguri”.

Gli esponenti del Movimento Cinque Stelle affermano: "La scelta del sindaco di Genova come commissario straordinario per la ricostruzione era una delle possibilità sul tavolo sin dai primi giorni dopo la tragedia del Ponte Morandi. Così alla fine è stato. Una scelta, quella di Marco Bucci, che rispettiamo, con quello spirito di collaborazione istituzionale che deve essere sempre messo al centro di ogni azione politica, soprattutto in questo momento di grande difficoltà per la nostra città. Al nuovo commissario auguriamo buon lavoro. La priorità ora è il bene di Genova e dei genovesi”.

 Il Partito Democratico chiede al Commissario di riscrivere il Decreto per Genova: "Innanzitutto facciamo gli auguri di buon lavoro al sindaco Bucci, per il delicato ruolo che gli è stato conferito. Noi daremo una mano. Finalmente si è arrivati al nome del commissario alla ricostruzione - affermano i rappresentanti del PD ligure e genovese - Dopo 51 giorni, si è tornati alla casella di partenza: quasi due mesi di tempo perso in cui si è consumato un lungo braccio di ferro tra Lega e 5 Stelle, che ricorda i peggiori giorni della Prima Repubblica.
Consideriamo positivo che a ricoprire questo ruolo sia una figura rappresentativa delle istituzioni locali. Del resto il Pd aveva proposto, pochi giorni dopo il crollo del ponte Morandi, il nome dello stesso Bucci, in qualità di sindaco della città.
Adesso ci aspettiamo che il primo cittadino, nella sua veste di commissario, sappia garantire ciò che fino a oggi non c’è stato, una reale unità delle forze politiche, economiche e sociali della città. E si impegni, da domani, a riscrivere il decreto vergogna, a partire dal delirante meccanismo previsto dall’articolo 1, che fa pagare allo Stato ciò che dovrebbe pagare Società Autostrade, garantendo che il ponte si faccia nel più breve tempo possibile e assicurando alla città le risorse che, a oggi, non ci sono".

Anche Legambiente chiede la revisione del Decreto e tempi rapidi e certi per la ricostruzione, ponendo anche attenzione particolare alla mobilità pubblica: "A quasi due mesi dal crollo del ponte, finalmente arriva la nomina del nuovo commissario straordinario alla ricostruzione del ponte Morandi di Genova. Ora auspichiamo - ribadiscono il Presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria - che si dia avvio in maniera rapida alla ricostruzione, nel pieno della trasparenza e della sicurezza, e soprattutto che sia diano risposte vere e concrete sulle tempistiche, gli sfollati, i lavoratori e le aziende perché in val Polcevera senza aiuti tra poco chiuderanno anche le piccole imprese familiari, sui tempi di realizzazione del piano di demolizione e ricostruzione e sulla riqualificazione urbana dell'area del Polcevera. Senza dimenticare però il rafforzamento della mobilità pubblica, che risultava inadeguata già prima del crollo del ponte, partendo da una revisione del Decreto Genova che deve fornire al Commissario gli strumenti necessari per far attuare questo potenziamento. Genova e i suoi cittadini non possono più aspettare, hanno diritto di tornare alla normalità. C’è bisogno di un progetto complessivo legato al rafforzamento della mobilità sostenibile di Genova capace di dare ai cittadini alternative valide all'automobile, con servizi di trasporto pubblici, efficienti e accessibili a tutto e creare allo stesso tempo un sistema efficiente di uscita dal porto delle merci via treno, che oggi rimane più lento e costoso del trasporto con autotreno. Dall’altra parte è fondamentale che il Governo faccia scelte coraggiose ridefinendo, ad esempio, le priorità di investimento nel nostro Paese e dando maggiore attenzione alla manutenzione delle infrastrutture”,

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