E' stato un lavoro lungo e complesso che, tiene a sottolineare l'Assessore ai lavori pubblici e manutenzione del Comune della Spezia Luca Piaggi, è cominciato ben prima della tragedia del crollo del Ponte Morandi a Genova ma che ora, con le restrittive richieste delle Prefetture per arrivare ad una mappatura completa delle strutture viarie presenti in tutto il Paese, permette alla Spezia di essere tra i primi comuni ad avere pronti i report con tutti i dati.
Il quadro, secondo quanto afferma l'Assessore alle luce delle verifiche statiche e strutturali effettuate dagli uffici tecnici, è confortante: non ci sono sul territorio comunale strutture pericolose o a rischio, ne sono state individuate solo tre da “attenzionare”.
Il termine usato dall'Assessore significa che tali strutture saranno al centro di controlli più frequenti rispetto a quelli normalmente previsti: una misura dettata dalla prudenza.
Le strutture che saranno attenzionate sono: il viadotto agli Stagnoni, il cavalcavia in Viale San Bartolomeo ed il ponticello sul Lagora all'altezza del liceo Pacinotti.
La prima struttura rientra nelle competenze di Salt, le altre due in quelle del Comune.
Attualmente sono stati presi provvedimenti restrittivi solo per il ponticello sul Lagora, provvedimenti, come sottolinea l'Assessore, dettati dalla prudenza e non da un rischio concreto ed immediato. Sul ponticello è stato interdetto il traffico ai mezzi superiori alle 3,5 tonnellate. Anche gli autobus dell'ATC effettuano al momento il giro da Pegazzano per raggiungere Piazza d'Armi. Tale misura è dovuta, come detto, solo alla prudenza e alla possibilità che un eventuale crollo del ponticello possa causare una esondazione del Lagora e quindi allagare le zone limitrofe.
“Grazie a questo lavoro di mappatura, lungo e complesso, perchè spesso non è facile recuperare i dati, neppure quelli relativi alle caratteristiche costruttive delle strutture - sottolinea Piaggi - ora possiamo essere tranquilli sullo stato di sicurezza di ponti, viadotti, sottopassi e simili e fornire alla Prefettura tutti i report che sono stati richiesti a seguito dei controlli più stringenti dopo il crollo del Ponte Morandi”.