10 anni di attività, di bambini felici che hanno giocato a fare i pirati, di iniziative ludiche e culturali che si sono concluse con questa stagione: ieri, 20 agosto 2018, per il Golfo della Spezia è una data da ricordare, perchè a bordo del Quinto Remo sono iniziate le operazioni di disarmo.
Una scelta non facile, visto il grande entusiasmo e la passione sempre messa a disposizione da Fabio Castiglia e dai suoi collaboratori, che in 10 anni hanno portato il Quinto Remo al centro di numerose iniziative, come lo Sbarco dei Pirati di Cadimare o Lerici Legge il Mare, l'evento biennale organizzato dalla Società Marittima di Mutuo Soccorso e dedicata alla cultura marinaresca. Oltre agli eventi locali va ricordata anche l'invito ricevuto direttamente dal Patriarca di Venezia Monsignor Moraglia per un incontro all'interno dell'Arsenale e lo Sbarco dei Saraceni ad Igueglia. "Siamo andati ovunque- racconta Castiglia- sempre gratuitamente, proponendo campus ed esperienze arricchenti soprattutto per i bambini. Abbiamo lavorato con disabili e supportato iniziative locali, sempre ben volentieri".
Varato nell'estate del 2008, il Quinto Remo rappresenta la seconda vita di una vecchia scialuppa di salvataggio abbandonata in un rimessaggio e destinata a marcire, che è stata interamente ristrutturata diventando fin da subito un simbolo per l'intero Golfo, con la bandiera pirata issata e la sua voglia di rievocazione, di diffusione della cultura e dell'amore per il mare, prima come 'dono' per la borgata di Cadimare, poi per tutti.
Oggi la pagina più triste, quella conclusiva: "Una bellissima avventura, che si conclude così- prosegue Castiglia- Purtroppo non mi è possibile continuare a fare quello che facevo". Ad interrompere questo progetto, uno spostamento di pochi metri, che però incidono pesantemente: "La postazione attuale per me è davvero problematica, viste le dimensioni e la struttura dell'imbarcazione. Per le manovre avrei bisogno di molto più spazio, che dove sono ora è davvero complicato portare a termine riuscendo a garantire la massima sicurezza".
La decisione sembra definitiva: "Alcuni si sono offerti di aiutarmi per trovare un posto in un'altra parte del Golfo, purtroppo però questo progetto per me aveva senso stando qui a Cadimare, avrei preferito che questa scelta non passasse inosservata da parte dei miei concittadini, ma vivendo qui e facendolo per passione non potrei spostarmi a Lerici o Le Grazie, dunque per me è meglio mettere la parola fine".
Da Lerici, intanto, arrivano dimostrazioni di solidarietà, come sottolinea Bernardo Ratti, presidente della Società Marittima di Mutuo Soccorso: "Penso che il Quinto Remo sia un valore aggiunto per il Golfo, e solo la passione di Fabio ha fatto sì che fosse conosciuto dappertutto. Sarebbe veramente un peccato che finisse questa bella cosa. Come Marittima abbiamo sempre avuto riscontri positivi e supporto ogni volta che lo abbiamo chiamato a Lerici, per la gioia di adulti e bambini. Ancora 20 giorni fa, attraccato in Calata a Lerici in occasione della Caccia al Tesoro organizzata per la Festa di Avvenire, è stato 'assalito' da torme di bambini e fotografato da residenti e turisti. Penso si debba fare qualcosa per cercare di mantenere una barca che è diventata uno dei simboli della marineria del Golfo... da parte nostra ci attiveremmo per sollecitare e cercare di risolvere il problema".