La Federazione Autonoma Italiana Sindacale Autoferrotranvieri (Faisa-Cisal) interviene commentando un fatto avvenuto ieri pomeriggio, sabato 12 agosto.
Il fatto di ieri che ha visto protagonista uno straniero, visibilmente alterato, che dopo aver sfondato il vetro di una delle porte del mezzo ed essersi accanito contro la porta, fortunatamente chiusa del conducente, colpendola con violenza e terrorizzando i passeggeri del bus delle 16.00 per PortoVenere, ha avuto un prologo, infatti qualche minuto prima, su un mezzo della linea 3 condotto da una ragazza dipendente di ATC lo stesso individuo avrebbe compiuto una prima scorribanda, fortunatamente senza conseguenze se non un po di spavento per i passeggeri e la conducente.
Sono fatti questi che si stanno ripetendo con sempre più frequenza come ci segnalano i colleghi, spiegano Franco Bardelli e Mario Bonafiglia della Segreteria FAISA-CISAL, fatti di ordinaria follia che fortunatamente non hanno prodotto ancora conseguenze importanti ma che prima o poi arriveranno a produrle, perché non può andare sempre bene prima o poi la fortuna finirà e saremo qui a parlare di cosa si sarebbe potuto fare per evitarlo.
In quest'ottica, quella della sicurezza dei Lavoratori e dei Passeggeri chiediamo all'Azienda la possibilità di un servizio di vigilanza più esteso rispetto alle sole linee P e L che possa dare un senso di sicurezza ed essere un vero deterrente contro malintenzionati e ladri di professione che utilizzano i mezzi pubblici per le loro scorrerie o per le loro rapine come quella ormai classica del taglierino con il quale viene recisa la borsa della malcapitata che oltre al furto riceve anche il danno di una borsa distrutta.
Occorrerà certamente un sistema di attivazione e chiamata moderno e se occorrerà rivedere accordi sindacali figli di un altro mondo, per quanto riguarda il Sindacato Autonomo, non ci sono problemi, Noi siamo pronti a metterci al tavolo per fare la nostra parte, sulla sicurezza non ci si deve fermare ai proclami occorre passare ai fatti.