Come da tradizione sarà la sfilata delle borgare a sancire la vera e propria apertura della quattro giorni del Palio del Golfo.
Per le vie del centro della Spezia, da Piazza Brin a Piazza Europa, sfileranno oltre duemila persone, per rappresentare lo spirito, la storia, le speranze, le tradizioni delle 13 borgate.
Borgate che sfileranno, come sempre, secondo l'ordine di arrivo del palio senior dell'anno precedente.
Dopo una delle novità di questa edizione, ovvero 13 Ferrari, i gonfaloni dei tre Comuni del Golfo, la bandiera del Comitato dellle Borgate, la giuria e la banda della Marina, quindi, la prima delle borgate sarà il Lerici che racconterà “Il mistero delle colonne perdute”, ritrovate sul fondale della Caletta. Un racconto tra archeologia ed immaginazione che lascia ancora aperto, così come nella realtà, l'interrogativo sull'origine di quei reperti.
Secondo in ordine di apparizione il Fezzano che anticipa poco sulla propria rappresentazione, che verterà sulla quotidianità.
Fa un salto indietro nel tempo, invece, il Fossamastra che ricorderà il trenino che fino al 1967 partiva da Porta Arsenale per raggiungere il Canaletto, Fossamastra, Pagliari e San Bartolomeo, fino all'attuale Mariperman. Una zona in cui allora si trovavano diversi stabilimenti balneari.
Marola celebra se stessa, attraverso un album di figurine che non è dedicato ai calciatori o a personaggi famosi, ma...agli abitanti del borgo.
Sarà poi la volta del Muggiano, detentore del Palio Juniores e vincitore della sfilata dello scorso anno, che tenta il bis con la rappresentazione di alcune leggende del Golfo: la polena ammaliatrice Atalanta, la Giornata della Menada e la storia dell'orso che, nel Medioevo, terrorizzò gli abitanti del borgo.
A seguire sfilerà Porto Venere, con il Palio femminile vinto lo scorso anno, che racconterà il lavoro all'interno della Filanderia che si affacciava su Piazza San Pietro. Una storia che porta sino ai blue jeans.
Amarcord e un po' di nostalgia per il Canaletto che raffigura la vita della borgata negli anni del dopoguerra e del boom economico, gli anni in cui i bambini giocavano tranquillamente all'aperto, gli anni dei pomeriggi al circolo della FITRAM, gli anni del cinema Garibaldi e dei bagni vicino ai pontili dei muscolai.
All'insegna del bianco e del verde, i colori della borgata, la sfilata del San Terenzo, che ha voluto rendere omaggio ai propri tifosi, quelli che sostengono gli equipaggi durante tutte le gare e che sono sempre pronti ad incoraggiarli e festeggiarli, al di là del risultato ottenuto.
Si concentra, invece, sul percorso fatto da un bambino che vuole diventare uno degli attori principali del Palio la sfilata del Cadimare, che raffigura il Palio come un percorso sia sportivo che di vita. Ecco quindi un bambino che diventa timoniere, poi vogatore, poi allenatore, tra non pochi sacrifici, ma con grande orgoglio.
La Venere Azzurra porta invece in sfilata una prelibatezza gastronomica: lo sgabeo, fatto di ingredienti semplicissimi, ma che necessita di maestria per essere preparato a regola d'arte. Una particolarità: anche quest'anno quello che si vedrà è stato realizzato dai bambini dei campus estivi
Il CRDD, come tradizione, rappresenta i “suoi” luoghi, ovvero il centro cittadino, quest'anno concentrandosi su alcuni veri e propri simboli: la fontana di Piazza Brin, la Porta dell'Arsenale, Passeggiata Morin e Piazza del Mercato.
Il Tellaro torna agli anni '60 e alle feste in spiaggia a Fiascherino, quando rieccheggiava nell'aria la musica della discoteca il Texas
Chiude la sfilata la borgata delle Grazie, che celebra la figura del vogatore, mostrandone la vita non facile, fatta di tante rinunce, ma anche la riconoscenza e l'affetto sincero di tutta la borgata.
Lo spettacolo della sfilata va in scena questa sera, venerdì 3 agosto, a partire dalle 21.00, snodandosi da Piazza Brin a Piazza Europa.
Per conoscere il vincitore della sfilata bisognerà poi attendere lunedì 6 agosto, quando il nome sarà svelato nel corso della cerimonia di premiazione che si svolgerà in Piazza Europa.
