Sauro Costa è nato alla Spezia il 2 novembre del 1923 ed è stato uno degli ultimi testimoni dell’occupazione nazifascista in Italia. È stato un partigiano e nel 1944 fu catturato e portato al 21° Fanteria, un luogo reso famoso per la crudeltà con la quale si trattavano i prigionieri. Successivamente fu trasferito nel carcere di Villa Andreino per poi essere caricato e deportato sull'ultimo treno formato per i KZ con destinazione Mauthausen, convoglio poi rientrato a Bolzano per il bombardamento alleato della ferrovia del Brennero e pertanto impossibilitato a proseguire. Come altri deportati, tra cui molti spezzini, venne riportato al campo di Bolzano, dove rimase prigioniero fino alla Liberazione.
“Vorrei esprimere a nome mio e di tutta la Città il più profondo cordoglio per la scomparsa di Sauro Costa, uno degli ultimi spezzini sopravvissuti alla deportazione del regime nazifascista – dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini - Instancabile testimone dell’inaudita violenza del Novecento, Sauro Costa ha dedicato fino all’ultimo la sua vita agli studenti della Spezia e della Provincia nel tramandare il valore della memoria con grande umanità e dignità. Il suo impegno nel trasmettere la storia vissuta e la sua accorata partecipazione ai pellegrinaggi nei campi di concentramento sono un dono che sono certo non andrà mai disperso”
Un messaggio di cordoglio arriva anche dal Consiglio Comunale della Spezia, attraverso il presidente Giulio Guerri: "Lo ringraziamo per aver messo la sua drammatica esperienza di testimone al servizio di generazioni e generazioni di studenti, ai quali ha raccontato le atrocità patite dai prigionieri nei campi di concentramento del Terzo Reich. La sua collaborazione con il mondo della scuola e con le istituzioni della città, durata per decenni, è stata preziosa e indimenticabile".