Questa condizione perdura da quasi un mese. Gli operatori fanno quel che possono: tengono tutte le porte aperte, quelle dei bagni comprese, almeno finché sono liberi, fanno areare i locali già dalle prime ore del mattino e tentano di impedire al sole di entrare direttamente nei locali, utilizzando, dove sono installati e quando non sono guasti, gli ombreggianti.
Certo, le sale d'attesa nelle ore centrali della giornata diventano roventi. Tra i macchinari in funzione, i computer e le stampanti, la grande mole di utenti in attesa, spesso diventa difficile persino respirare. Qualcuno, tra pazienti e accompagnatori, nei giorni scorsi si è sentito male ed è dovuto intervenire il 118.
Grazie a una segnalazione del Consigliere Comunale Massimo Lombardi, di Spezia Bene Comune, giovedì scorso ho scritto al Direttore Generale, il Dottor Andrea Conti, per informarlo di quanto stava accadendo.
Venerdì mattina mi sono recato, cercando di scegliere le ore più calde, presso la struttura e armato di termometro per ambienti ho constatato personalmente il disagio patito da cittadini e lavoratori. Una media di 31 gradi nei vari locali, fino a toccare i quasi 35 in fisioterapia, nella stanza dedicata al laser, col macchinario spento.
Nel magazzino per gli ausili ai disabili, dove sono stoccati materiali e sostanze che dovrebbero essere conservate entro un determinato range, la temperatura è al limite: 30 gradi.
Fortunatamente qualcosa siamo riusciti a sbloccare anche grazie alla direzione di ASL5 che ha saputo ascoltarci e al direttore del Dipartimento di Cure Primarie, il Dottor Santilli e al suo staff.
In attesa della riparazione all'impianto di condizionamento, che auspichiamo avvenga rapidamente, è arrivata una fornitura di ventilatori per tentare di dare un po' di sollievo a chi opera in struttura o utilizza i suoi spazi.
Forse è un piccolo risultato ma da la dimensione di quanti la politica possa essere utile, anche nel quotidiano, al cittadino.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria