Mercoledì 27 giugno, al Circolo Ricreativo Dipendenti della Difesa del Comando Marittimo Nord della Spezia, è stato presentato il libro “Pensieri per Giulio”, una raccolta di poesie e pensieri per ricordare un bimbo prematuramente scomparso, figlio di un dipendente della Marina Militare.

A fare gli onori di casa l’Ammiraglio di Divisione Giorgio Lazio, che ha testimoniato l’impegno costante della Marina ad essere al fianco di chi si trovi in difficoltà. Anche le Istituzioni cittadine non hanno fatto mancare il loro sostegno all’iniziativa, con la presenza dell’Assessore ai Servizi Educativi Giulia Giorgi, che ha espresso la vicinanza a quelle famiglie che vivono la difficile esperienza della malattia dei propri figli.

Attraverso la diffusione della raccolta di poesie si raccoglieranno fondi per supportare l’Associazione Il Porto dei piccoli, onlus che dal 2011 è attiva alla Spezia per aiutare i bambini in terapia, sia a casa che in ospedale, con attività ludiche e pedagogiche ispirate al mare.

“In questi anni abbiamo costantemente ampliato le ore di attività ed il numero dei bambini coinvolti” – queste le parole di Gloria Camurati, Direttrice e fondatrice della onlus – “per rispondere alle richieste che abbiamo ricevuto e che riceviamo ancora dal territorio della Spezia. Lo scorso anno abbiamo seguito 13 bambini a domicilio attraverso quasi 700 ore dei nostri operatori, presenti anche in corsia all’Ospedale S. Andrea con circa 400 ore di servizio. Per noi sarebbe davvero bellissimo poter fare sempre di più per questi bambini e iniziative come quella del papà del piccolo Giulio, che abbiamo seguito direttamente per tanto tempo, sono molto importanti per aiutarci a raccogliere quelle risorse necessarie a dare continuità ai nostri progetti nello Spezzino e ad aumentare ancora i bimbi che con il nostro mare ricevono serenità e gioia.”

Dalle parole del Capo Luca Valentini, papà del bimbo, è emersa tutta l’importanza di far conoscere che in caso di difficoltà legata alla malattia le famiglie sappiano che vi sono realtà disposte a donare sostegno gratuitamente, perché spesso per la vergogna di manifestare un bisogno di aiuto ci si rinchiude a poco a poco in una dimensione di isolamento che intacca fortemente la serenità di tutta la famiglia.