Le sedie hanno suscitato subito la curiosità dei residenti, oltre che dei turisti, e si è parlato dell'opera di un “Gruppo anonimo di artisti”. Non si sarebbe trattato, però, di una “semplice” installazione, una moderna forma d'arte che esce dai luoghi ad essa tradizionalmente deputati per fare mostra di sé direttamente nel cuore delle città, una forma d'arte alla quale anche La Spezia si è recentemente aperta, sulla scia di quanto accade nei grandi centri europei.
Alla base di tutto, infatti, vi sarebbe stato, almeno secondo diverse voci raccolte, la protesta per la rimozione delle panchine dalla Piazza, ritenuta in contrasto con la funzione stessa di piazza quale luogo di aggregazione, in cui le persone si fermano, conversano, si incontrano e si confrontano.
Non è mancato neanche chi ha sottolineato che le panchine sono state rimosse perchè vandalizzate, perchè non si potevano più aggiustare e perchè con l'estate potevano essere la base di una “cattiva movida”.
Buona o cattiva movida, chiacchiere o schiamazzi: ognuno giudicherà.
Intanto questa mattina la polizia municipale ha rimosso le “sedie dell'accoglienza”.