La mozione unitaria presentata da PD, LeAli a Spezia, Partito Socialista e Spezia Bene Comune per il prossimo Consiglio comunale del 28 maggio rappresenta un intervento necessario (seppur, sia lecito, tardivo), ma non sufficiente.
E' infatti dal 2008, che insieme ad altre organizzazioni, stiamo segnalando il grave stato di degrado della sanita' pubblica spezzina.
Sul personale: La dotazione - non certo da oggi - di personale ASL 5 ogni 10.000 abitanti e' pari a 100,02 (a fronte di una media regionale di 153,20 - l'ASL 1, che ha circa la nostra popolazione, ha una dotazione di 122,31).
Sui posti letto : La dotazione di posti letto è pari a 490 posti letto per acuti e 28 per riabilitazione (non contando il don Gnocchi), rispetto ai 660 pl per acuti e 154 per riabilitazione previsti dagli standard nazionali.
Sulle fughe : la ripartizione capitaria delle somme per mobilita' extraregionale di ASL 5 (38 mln euro ca.) dimostra che ogni spezzino ha un debito medio per 167,oo euro, mentre gli altri liguri scontano un debito medio "personale" di euro 25,oo.
Sull'utilizzo delle risorse: la cartolarizzazione/"svendita" degli immobili ASL e Regione - destinata a ripianare i debiti pregressi delle AASSLL liguri -. Gli sprechi di denaro pubblico di tale operazione ammontano, ad oggi, ad oltre 20 milioni di euro. La Corte dei Conti ha definito questa operazione "... del tutto negativa per gli interessi pubblici e positiva solo per le casse dell'istituto finanziatore.."(leggi : Banca CaRiGe). La creazione del bacino unico del trasporto pubblico locale conclusosi con un nulla di fatto; operazione che, sempre la Corte dei Conti, definisce : "...un significativo e inconcludente dispendio di tempo e di risorse...".
Sulla gestione privatistica del servizio sanitario: il caso dell'ortopedia di Albenga (SV) ha portato ad un altro inconcludente spreco di risorse (21 mln di euro) senza raggiungere l'obiettivo che ci si era proposti : diminuire le fughe dei pazienti liguri verso il Piemonte
E non è certo con i programmi di privatizzazione, posti in essere dall'attuale Giunta regionale, che ci aspettiamo soluzione a questi problemi.
Segnaliamo una questione - tra le tante sulle politiche sanitarie -, sulla quale anche l'attuale Governo regionale segna il passo : la mancata dotazione dei corretti organici di personale sanitario (che vuol dire anche migliore assistenza per i malati) viene sempre giustificata dai limiti di spesa pubblica. Ebbene, sempre come risulta dalla relazione della Corte dei Conti, la Regione Liguria - anche nel 2016 - spende oltre 107 milioni di euro in meno per il personale rispetto a quelli che sarebbero i, pur gia' stringenti, limiti di assunzioni imposti dal Governo nazionale.
Ancora. E forse neppure chi ha proposto la mozione se ne è accorto : il "servizio sanitario regionale" e' stato ridefinito "sistema sanitario regionale". Non vi e' chi non veda che, anche nelle definizioni, e' chiaro il percorso : con la falsa scusa della scarsita' di risorse, si mette "a sistema" lo sfruttamento privatistico della sanita' pubblica.
Detto cio', se - come ci raccontano - "la crisi e' di tutti", allora i cittadini devono poter decidere dei loro servizi e dove e come sono destinate le loro risorse.
Per questo - e per non lasciare il tema alle sole presumibili schermaglie di partito (soprattutto in periodo di elezioni amministrative), come tante volte abbiamo gia' visto... - il Consiglio Comunale deve stabilire la costituzione di una commissione operativa permanente, cui partecipino - concretamente e stabilmente - le organizzazioni dei cittadini, come la nostra, che da anni hanno segnalato i problemi. Una conferenza quindi che analizzi la situazione delle risorse, si confronti con gli operatori del settore e formalizzi proposte serie e praticabili verso la Regione. E, in caso necessario, sia in grado di mobilitare i cittadini e tutte le forze politiche per le giuste rivendicazioni sociali verso la stessa Regione : prima fra tutte quella di sostenere il servizio (e non il sistema) sanitario pubblico.
Queste, a mio avviso, sarebbero azioni di reale dimostrazione di un cambiamento.
Rino Tortorelli
vice segretario regionale
Cittadinanzattiva Liguria onlus