Dopo la Regione e il comune di Genova, anche La Spezia nega il patrocinio al Pride del 16 giugno. La motivazione, secondo quanto appreso, è da ricercare nei "tecnicismi" della delibera di giunta atto n. 3134 del 2012, ovvero l'atto di indirizzo per la concessione del patrocinio. Nella delibera viene specificato che "le iniziative devono svolgersi nel territorio cittadino o, eccezionalmente, al di fuori di esso purché presentino un contenuto rilevante per la città".
Un atto ereditato dalla giunta Federici, che però non aveva fermato, in passato, il patrocinio al Pride, come sottolinea Valentina Bianchini, presidente di RAOT (Rete Antiomofobia e Transfobia) La Spezia: "Questo diniego assume un significato importante proprio alla luce del fatto che prima della Spezia anche Genova e Regione Liguria hanno negato il patrocinio. Nella delibera viene specificato che nulla osta al patrocinio purché l'evento sia di rilevanza sociale e noi crediamo che una manifestazione regionale, che punta alla lotta alle discriminazioni omofobiche e trasfobiche e che coinvolge tutti i liguri che anelano ad una società libera e inclusiva debba per forza intendersi come 'rilevante per la città', come richiesto dalla delibera. Siamo dispiaciuti".