Nel rosario, si è pregato per Alfie, per la sua famiglia, che si è battuta eroicamente fino all’ultimo per salvare il proprio figlio, per la conversione di chi lo ha voluto morto e perchè un simile orrore – di cui in Inghilterra stanno iniziando a venire alla luce sempre più casi - non si ripetano più.
A Genova, in Piazza De Ferrari, al termine del rosario, è stato letto un brano del sermone pronunciato dal vescovo di Munster Clement August von Galen il 3 agosto 1941, in opposizione al piano per l’eutanasia Aktion T4 pianificato dal regime nazista.
“Se si afferma e si accetta il principio secondo cui possiamo uccidere i nostri fratelli improduttivi, calamità e sventura si abbatteranno su di noi quando diventeremo vecchi e deboli!”
“Se anche per un'unica volta accettiamo il principio del diritto a uccidere i nostri fratelli improduttivi - benché limitato in partenza solo ai poveri e indifesi malati di mente - allora in linea di principio l'omicidio diventa ammissibile per tutti gli esseri improduttivi, i malati incurabili, coloro che sono stati resi invalidi dal lavoro o in guerra, e noi stessi, quando diventiamo vecchi, deboli e quindi improduttivi.”
“Una qualsiasi commissione ci può includere nella lista degli improduttivi, a suo giudizio diventati inutili. Nessuna polizia, nessun tribunale indagherà sul nostro assassinio, né punirà l’assassino come merita.”
“Chi potrà più aver fiducia di un medico? Potrebbe denunciare il suo paziente come improduttivo e ricevere istruzioni per ucciderlo. E’ impossibile immaginare quali abissi di depravazione morale e di generale diffidenza perfino nell’ambito famigliare toccheremmo, se tale orribile dottrina fosse tollerata, accettata, messa in pratica.”
“Sventura al genere umano, sventura alla nostra nazione tedesca se non solo viene infranto il santo comandamento di Dio: , che Dio proclamò sul monte Sinai tra tuoni e lampi, che Dio nostro creatore impresse nella coscienza del genere umano fin dall'inizio del tempo, ma se si tollera e ammette che tale violazione sia lasciata impunita.”
Il massacro di chi vive una “vita futile” (espressione usata testualmente dal giudice Hayden nel processo che ha condannato a morte Alfie Evans) è un orrore che credevamo finito nelle pagine dei libri di scuola, e che invece è tornato di attualità e viene accettato senza problema anche nell’Europa del 2018.
(Testo: Francesco Bellotti)