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Diritti LGBT, "Raot" risponde alla senatrice Pucciarelli In evidenza

"Sentiamo il dovere di intervenire".

"A seguito delle dichiarazioni del senatore della Lega Stefania Pucciarelli in merito alle politiche sui diritti civili e sul pensiero delle persone LGBT al riguardo, rimaniamo sgomenti e quasi increduli e ci sentiamo in dovere di intervenire per chiarire alcuni punti.

La Pucciarelli tira in ballo i 5 Stelle e la decisione dei sindaci Appendino e Raggi di iscrivere nel registro dell’anagrafe delle proprie città, come figli di entrambi i genitori, i bambini nati all’estero o in Italia da coppie omosessuali, tacciando la decisione come “l’obnubilato riconoscimento di un palese atto di egoismo e dell’inaccettabile pretesa di genitorialità, a mezzo pagamento di fior di quattrini, che tante giovani coppie uomo-donna, invece, oggi non si possono permettere perché indigenti.” Ci basta ricordare al senatore che il 90% delle coppie che accedono alla pratica “dell'utero in affitto”, come da lei chiamata, o più correttamente della gestazione per altri, sono eterosessuali.

Polemizzando sulla decisione di due asili romani di sostituire la festa della mamma e del papà con una più inclusiva festa della famiglia, il senatore Pucciarelli rassicura che “in Liguria, finché governeremo, cose simili non accadranno mai perché la Lega sta dalla parte dei diritti e dei più deboli” e continua con un'invettiva contro il mondo musulmano reo di discriminare donne e gay. Per favore senatrice non ci difenda se, nel farlo, automaticamente sente il bisogno di attaccare qualcun altro. Per quanto la situazione del medio oriente per le persone LGBT possa risultare tragica, le discriminazioni nel nostro Paese sono portate avanti da italiani. Non ricordiamo un solo atto teso all’inclusione e alla salvaguardia dei diritti delle persone LGBT da parte del partito che ha alle spalle. Anzi, ricordiamo Giancarlo Gentilini, per quindici anni sindaco leghista di Treviso, e le sue dichiarazioni tra cui “pulizia etnica per i culattoni”; ricordiamo Giancarlo Cerrelli, candidato della Lega alla Camera nel collegio uninominale di Crotone, per cui “l’omosessualità è una malattia”; ricordiamo il consigliere regionale della Lega Nord in Liguria Giovanni De Paoli, indagato per diffamazione aggravata per la frase “se avessi un figlio gay lo brucerei in un forno”. E purtroppo ne ricordiamo tante tante altre.
RAOT, Rete Anti Omofobia e Transfobia di La Spezia, si sente in dovere di prendere le distanze soprattutto dalla dichiarazione del senatore Pucciarelli di ricevere “tanti consensi, anche e soprattutto di persone LGBT”. Riteniamo di avere maggiormente il polso della situazione circa il pensiero delle persone LGBT liguri e assicuriamo al senatore che non solo non potremmo essere più lontani dalle posizioni sue e del suo partito ma che siamo stanchi e amareggiati di essere dipinti mostruosamente al centro di chissà quale complotto o distopia omologante".

RAOT – Rete Anti Omofobia e Transfobia

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