"Le cifre della crescita dei COBAS in queste elezioni RSU della Scuola, rispetto alle precedenti del 2015, sono inequivocabili, sia a livello nazionale che locale. Però, nella valutazione va fatta un’indispensabile premessa: l’attuale meccanismo per stabilire la rappresentatività nazionale è un’autentica truffa. Per determinarla, in qualsiasi sistema elettorale al mondo, politico o sindacale, si vota su liste nazionali e qualsiasi cittadino/a o lavoratore/trice si può esprimere. Ma per impedire la crescita dei COBAS e del sindacalismo conflittuale, è stata imposta la valutazione sulla base delle liste RSU di scuola. Cosicché un lavoratore/trice può votare per un sindacato solo se quest’ultimo ha presentato nella scuola un candidato/a disposto a fare il sindacalista di istituto. Non solo: se non si raggiunge la rappresentanza, non si hanno i cosiddetti diritti sindacali, nemmeno il diritto di assemblea. Facendo un parallelo con le elezioni politiche, è come se i partiti che non raggiungono il 5% non potessero nemmeno fare campagna elettorale! Se a questo aggiungiamo che i Cobas non hanno sindacalisti di professione, ma lavorano esattamente come i lavoratori che rappresentano, il successo è ancora più evidente.
Sfidiamo tutti i sindacati detti rappresentativi non ad aumentare i consensi, ma anche solo a sopravvivere più di qualche anno in queste condizioni: senza distacchi, senza diritti di assemblea, senza liste nazionali su cui misurare la rappresentanza. Ebbene, nonostante questo, i Cobas Scuola della Spezia passano dai 49 voti ottenuti nelle elezioni del 2015 (senza RSU elette) agli attuali 110 voti con 4 RSU elette nelle seguenti scuole: Liceo Mazzini, Istituto Cardarelli, IC di Vezzano e IC di Ortonovo. Si tratta di un risultato per noi straordinario, con un aumento del 125 % rispetto ai voti di tre anni fa, risultato possibile solo grazie a tutte/i le/i lavoratrici/ori che hanno collaborato candidandosi, sostenendo le liste, sfruttando le proprie ore libere dal lavoro per fare campagna elettorale. I voti ai Cobas sono dei NO al “Contratto miserabile” firmato da Cgil, Cisl e Uil, con una mancia elettorale di 50 – 60 euro; dei NO al bonus del c.d. “merito” della Buona Scuola; ma sono soprattutto dei Sì alla trasparenza sulla distribuzione di qualsiasi risorsa destinata al personale; Sì alla distribuzione equa e ugualitaria del FIS, senza competizione individuale tra i docenti e tra gli Ata; Sì alla riduzione dei danni dell’alternanza scuola lavoro, il cui carico esorbitante di 400–200 ore costringe migliaia di studenti al lavoro gratuito in compiti esecutivi; Sì alla qualità della didattica contro la scuola dei quiz Invalsi, che standardizzano gli insegnamenti e trasformano i docenti in “addestratori ai quiz”; Sì al mantenimento in ruolo o nelle GAE dei diplomati magistrali, all’assunzione di tutti i precari docenti e Ata con 36 mesi di servizio; Sì alla democrazia sindacale, con l’impegno a sottoporre ogni ipotesi di contratto all’Assemblea sindacale; SI alla difesa della democrazia degli organi collegiali contro lo strapotere dei Dirigenti, che spesso si comportano illegittimamente come superiori gerarchici rispetto agli organi collegiali.
Di tutto ciò le RSU COBAS appena elette si faranno promotrici nelle proprie scuole segnando una differenza nella gestione del ruolo sindacale di Istituto rispetto a sindacati e RSU che troppo spesso sono solo il prolungamento degli interessi delle Dirigenze e dei loro staff".
Per i COBAS SCUOLA LA SPEZIA
Piera Cargiolli
Serena Tusini
