La gestione del Porta e Porta, politica che abbiamo sempre sostenuto, mostra giorno dopo giorno tutti i segni di una irreversibile inadeguatezza.
I buoni risultati raggiunti in questi anni non sono frutto dell’abilità dell’amministrazione ne delle ricche consulenze elargite in fase di start up; le tanto sbandierate percentuali di differenziato sono ottenute solo grazie alla paziente abnegazione ed al senso di responsabilità garantiti dai cittadini che, loro malgrado, si sono dovuti rapidamente adeguare ad un gravoso cambio di abitudini a fronte di un servizio carente negli uomini, nei mezzi e nelle modalità di raccolta.
Evidentemente, si è scelto di spendere poco, anzi il meno possibile, per poi sbandierare minime diminuzioni tariffarie a fronte di disagi e degrado crescente, dovuti anche alla riduzione dello spazzamento e del lavaggio strade.
L’ultima trovata che, come confermato dalle dichiarazioni rese dalla Consigliera delegata Gianstefani, rispondono unicamente a logiche di risparmio, è la riduzione dell’apertura dell’isola ecologica.
Parliamo della riduzione di un servizio indispensabile per molti lericini che che non avranno più possibilità di conferire direttamente agli Scoglietti e sono impossibilitati ad accedere al servizio disponibile nei Comuni limitrofi.
E’ corretto che si sia finalmente deciso di ampliare l’orario domenicale per consentire ai proprietari delle seconde case di conferire fino al tardo pomeriggio ma ciò non avrebbe dovuto comportare un ulteriore disagio a discapito dei residenti, già ben tartassati.
Inoltre, lo ribadiamo, serve anche un servizio dedicati ai natanti fruitori della Rada che già pagano la TARI senza poter usufruire di alcun servizio, dovendosi portare la spazzatura a casa propria, secondo la logica incomprensibile ed inaccettabile del “salasso continuo”.
Siamo anche convinti che, durante la stagione estiva, il conferimento dovrebbe avvenire alla mattina, così come la raccolta: è inaccettabile che i nostri borghi si trasformino in discariche proprio nel momento serale quando la popolazione più fruisce del paese.
Il Porta a Porta funziona se i cittadini sono motivati ed informati e non trattati come sudditi: c’è l’esigenza di conoscere quale sia la percentuale di riciclo, quali siano le modalità di smaltimento ed i risparmi derivanti. Ognuno ha diritto di conoscere cosa risulti dal proprio disagio e dal proprio impegno, sia in termini di risparmio grazie alla facilitazione dello smaltimento che di ricavo grazie al processo di riciclo.
Associazione Culturale “Futuro e Radici”