La scomparsa di Luciano Faraguti - avvenuta la scorsa notte al San Martino di Genova, all'età di 80 anni - sembra idealmente chiudere un'epoca nella storia della politica spezzina. All'inizio di una nuova legislatura caratterizzata da un forte rinnovamento dei parlamentari, non solo nei volti ma anche nelle storie personali e nei programmi, con tutte le incertezze che ne derivano, si chiude nel silenzio di un progressivo distacco l'esperienza di vita di chi ha dedicato tutto se stesso ad una politica ben diversa e, credo lo si possa e debba dire, alla parte migliore della storia repubblicana.
Faraguti, nato alla Spezia nel 1937, apparteneva a quella che Vittorio Emiliani, in un bel libro, ha chiamato di recente la generazione "dei cinquantottini". Quei giovani, cioè, che salirono alla ribalta locale e nazionale alla fine degli anni Cinquanta, costruendo le basi di una nuova classe dirigente, la prima davvero successiva al periodo del fascismo. La fucina di quella generazione furono le università italiane, tra cui un ruolo importante, ben prima del Sessantotto di Sofri e di D'Alema, ebbe quella di Pisa, dove Luciano Faraguti, rappresentante dell'Intesa, ovvero dell'organismo rappresentativo degli studenti democristiani, arrivò a ricoprire l'incarico di presidente dell'Interfacoltà, ovvero l'organo esecutivo unitario studentesco.
La sua era una posizione di sinistra, che lo portò molto presto, nel partito, ad aderire alla corrente "sindacale" di Carlo Donat - Cattin. Donat-Cattin aveva una grande stima di Faraguti, tanto che per circa vent'anni - escluso il periodo in cui fu sottosegretario al Turismo nei governi Craxi e Fanfani - lo volle come rappresentante della corrente di "Forze nuove" nella direzione nazionale della Dc. Consigliere regionale in Liguria nel 1975, eletto a sorpresa contro una parte rilevante della "vecchia guardia", Faraguti divenne poi deputato nel 1979, rieletto nelle successive tre legislature, sino al 1994. Allora era l'epoca delle preferenze, e per uno spezzino non era facile ottenerle nel resto della Liguria. La sua intelligenza, l'acume politico e la coerenza delle posizioni compensarono però sempre, nella stima di tanti, amici ed avversari, lo "svantaggio" territoriale.
Alla Spezia dedicò un impegno forse a volte poco appariscente, ma concreto, in particolare per lo sviluppo del porto: se Angelo Ravano arrivò in città con la sua Contship lo si deve in buona misura proprio a lui. Ma Faraguti fu anche e forse soprattutto un "maestro" di vita politica, "allevando" nella sua corrente - sempre minoritaria, e quindi povera di riconoscimenti di potere, se non quelli conquistati sul campo - giovani di successive generazioni, "traghettandoli" spesso dal mondo cattolico. Lavorare con lui rappresentava una vera e propria formazione politica, quella che manca oggi, o per lo meno sembra davvero mancare. Nel 1994 il PPI di Martinazzoli non lo ricandidò, e da allora, trasferitosi a Genova, restò in disparte, pur non mancando di seguire le vicende politiche regionali e nazionali. Ma il segno della sua presenza è rimasto forte, e costituisce davvero la testimonianza di una politica diversa, sempre combattuta alla luce del sole, nell'interesse delle comunità. Uno spirito di servizio che appare molto raro ai nostri giorni.
Egidio Banti - Sindaco di Maissana
Ci ha lasciati Luciano Faraguti, una figura di spicco della vita politica spezzina la cui cifra stilistica era quella di attuare un’azione politica forse poco appariscente ma molto efficace. Faraguti ha sempre avuto a cuore il territorio spezzino e molto ha fatto a favore della sua crescita. A lui dobbiamo, ad esempio, lo sviluppo del porto. Per questo dobbiamo essergli grati. Leader ligure della sinistra sociale della Democrazia Cristiana guidato da Carlo Donat Cattin fu sempre attento ai problemi del lavoro e degli ultimi. La sua lunga attività politica lo ha portato a ricoprire ruoli importantissimi: è stato Deputato dal 1979 al 1994, Sottosegretario al Turismo e Spettacolo nei governi Craxi I (1983-1986), Craxi II (1986-1987) e Fanfani VI (1987). È stato Consigliere Regionale della Liguria dal 1975 al ‘79 quando si dimise per candidarsi alla Camera dei Deputati.
A nome mio personale e della Città porgo ai suoi familiari sentite condoglianze.
Pierluigi Peracchini - Sindaco della Spezia
È morto Luciano Faraguti, parlamentare spezzino della Democrazia Cristiana negli anni 80', leader della corrente di Forze Nuove e - dopo lo 'strappo' di Buttiglione - commissario provinciale dei Popolari di Gerardo Bianco, Marini, Bindi e Castagnetti nell'Ulivo.
Esponente di rilievo nazionale della Sinistra Sociale democristiana ebbe saldo ancoraggio alla dottrina sociale della Chiesa e grande intelligenza politica, né fu mai neppure sfiorato dalla questione morale in una fase politica sotto questo aspetto drammatica. Una certa caratteriale indolenza e la (apparentemente contraddittoria) passione per la politica 'romana' (talora a discapito della puntuale rappresentanza del 'collegio') non ne scalfiscono l'immagine di cavallo di razza della politica e di autorevole rappresentante delle istituzioni.
Una figura la cui dolorosa perdita non può non può che suscitare rimpianto e nostalgia (specie a raffronto con la mediocrità di gran parte dei protagonisti della politica di oggi).
Paolo Bufano - Unione comunale PD Sarzana
Il Partito Democratico della Spezia esprime cordoglio per la morte di Luciano Faraguti, noto esponente politico della Democrazia Cristina, nonché parlamentare spezzino e politico di spicco della Sinistra sociale democristiana, che ebbe un ruolo di rilievo durante la formazione dell’Ulivo. Fu esponente polico e istituzionale in tempi ugualmente difficili ma determinanti nella storia repubblicana del nostro paese. Si dedicò alla nostra città e al suo sviluppo in maniera convinta e sempre discreta. Alla famiglia giungano le nostre più sentite condoglianze.
Partito Democratico La Spezia
Luciano Faraguti, scomparso la notte scorsa, era una persona intelligentissima, con una forte attenzione per il sociale. Il suo stile e la sua sobrietà restano un esempio indimenticabile, soprattutto in una stagione di politica urlata e aggressiva come questa. Nonostante venissimo da storie politiche diverse, eravamo molto amici e, in questi anni, ho cercato di fare tesoro dei suoi consigli sempre utili, pacati e brillanti. Faraguti ha fatto molto per La Spezia, battendosi per le infrastrutture e il porto, diventando una delle figure chiave del suo sviluppo e ricoprendo ruoli politici e amministrativi molto importanti. Era una persona elegante e con una grande visione, che ci mancherà tantissimo. La città lo ricordi con il rispetto che merita. Alla famiglia le mie più sentite condoglianze.
Raffaella Paita, capogruppo Pd in Regione Liguria
Conobbi Luciano Faraguti quando ero giovane assessore allo sport di Sarzana, esattamente nell’anno 1987 durante un meeting internazionale di judo organizzato da Mauro Faconti. Un incontro che mi servì a capire da vicino la sua statura politica. Sebbene di idee diverse dalle mie, ne apprezzai infatti da avversario le sue azioni di rinnovamento nell’ambito delle radici popolari. Faraguti diede lustro al nostro territorio, partecipando da protagonista alla vita nazionale della Dc e a quella del governo nazionale come sottosegretario al Turismo. Tutti dobbiamo ricordarlo per la coerenza delle sue posizioni. In questo triste momento io e la mia famiglia vogliamo partecipare al dolore dei suoi cari e far giungere loro le più sentite condoglianze.
Massimo Caleo - Partito Democratico
È scomparso Luciano Faraguti, politico di grande spessore e amico. Ricordo le battaglie condivise nel corso degli anni e la tenacia nel portare avanti le proprie idee. Faraguti nel corso della sua vita ha ricoperto molti ruoli politici e amministrativi prestigiosi – è stato sottosegretario, consigliere regionale, presidente della Cassa marittima – e lo ha fatto sempre con grande intelligenza e guardando al bene comune, lavorando con grande impegno per lo sviluppo della Liguria. La sua scomparsa rappresenta una grave perdita non solo per i suoi cari a cui siamo vicini.
Pippo Rossetti, consigliere regionale del Pd
Luciano Faraguti si è sempre impegnato in favore della comunità, della crescita della nostra città e delle sue attività economiche e sociali. Il suo lavoro per lo sviluppo dell’Arsenale, del porto e dell’economia è sempre stato costante e caratterizzato da grande competenza con un occhio attento alle esigenze e alle prerogative dei lavoratori. Ci uniamo al dolore dei familiari e di quanti lo hanno conosciuto.
Antonio Carro - Segretario generale Ust Cisl La Spezia