“Se oggi in provincia della Spezia un’azienda vuole un appalto deve essere inserita in una lista bianca e il Prefetto ha il potere di interdirla. I poteri ci sono, l’attività di polizia giudiziaria oggi è efficace, però non è assolutamente un fenomeno che si può battere solo con attività “militare”, altrimenti sarebbe già stata battuta”. Queste le parole del direttore della D.I.A (Direzione Investigativa Antimafia) Giuseppe Governale ospite dell’evento organizzato ieri nella sala della Provincia dall’associazione Libera per descrivere il fenomeno della criminalità organizzata.
In una sala gremita per l’occasione, il generale Giuseppe Governale ha ripercorso la storia della Ndrangheta, della Camorra e di Cosa Nostra con il pathos tipico di chi ha visto e combattuto in prima linea i fenomeni legati alla criminalità organizzata.
Un discorso lungo e accorato con il quale il generale ha cercato in particolare l’attenzione dei più giovani, perché è da lì che si deve ripartire per estirpare un fenomeno piaga di un intera nazione. “Allora cosa teme il nemico, come lo combattiamo? Ci vuole una presa di coscienza seria a tutti i livelli. Lo Stato siamo noi e i nostri figli. Spesso la gioia di vivere che vedo nei ragazzi la ritrovo in me, aldilà delle difficoltà e delle amarezze”.
“Un grazie sentito va a Libera - ha dichiarato il Prefetto Antonio Lucio Garufi - grazie per tutto quello che rappresenta, il nostro paese ha sempre più bisogno di questo genere di impegno civico. C’è bisogno di reagire con rabbia, il virus mafioso attecchisce dove incontra omertà e connivenza”.
L’appuntamento è per mercoledì 21 marzo a Sarzana dove si terrà la ventitreesima giornata della memoria in ricordo delle vittime innocenti di mafia.