La dirigenza dell’ASL spezzino aveva infatti riportato in un proprio documento che anche i dipendenti colpiti da infortunio sul lavoro sarebbero dovuti sottostare all’obbligo della reperibilità alle visite fiscali.
Tale obbligo, a dire dell’ASL, era stato confermato dall’istituto di previdenza mediante loro esplicito interpello, peccato però che lo stesso istituto ha dichiarato al Nursind l’esatto contrario: dopo una nostra lettera alla direzione dell’INPS, nella quale avevamo chiesto chiarimenti, ci avevano confermato che la riforma parlava espressamente di malattia per la quale la competenza esclusiva era dell’INPS, nulla a che fare quindi con l’infortunio sul lavoro la cui competenza ricade su altro ente.
Questo è quanto l’ASL 5 spezzino imponeva con un proprio documento datato 12 gennaio 2018 che anticipava l’entrata in vigore del decreto n. 206 del 17 ottobre 2017 per le visite fiscali (riforma Madia) che aveva invece decorrenza dal 13 gennaio 2018.
Infatti la ASL 5 si era voluta probabilmente premunire contro la possibile malafede del dipendente imponendo, in maniera anticipata rispetto all’entrata in vigore della legge e con lettura del tutto arbitraria della stessa, l’obbligo della reperibilità alle visite fiscali anche per i dipendenti in infortunio.
Smentiamo dunque la ASL 5 in attesa di capire chi si addosserà la responsabilità per il disagio e l’ingiusta reperibilità alla quale sono dovuti sottostare coloro che si sono infortunati sul lavoro dal 12 gennaio ad oggi, aspettando una visita fiscale che per legge non sarebbe mai avvenuta.
Segretaria Territoriale Nursind La Spezia