"Felpe con logo Nursind e la a caccia alle streghe in quel della Spezia è iniziata. Un atteggiamento con obiettivo decisamente repressivo in un Azienda decisamente intollerante. L’azienda Asl5 spezzino infatti da qualche tempo iniziato una caccia alle streghe contro i dipendenti che indossano la felpa a marchio Nursind e che dietro riporta la scritta: INFERMIERE
La caccia è ancora in atto ma non ha portato risultati perché questo capo di abbigliamento di cui L’azienda non si è mai interessata, non è mai stato compreso nella dotazione dei DPI e soprattutto non è presente alcun regolamento che “obblighi” il lavoratore a non indossare una giacca che non sia fornita dall’Azienda stessa.
E’ dunque per questo che oggi le felpe portano il nome di “nike” “quechua” “adidas” e quant’altro .. perché i dipendenti hanno da sempre dovuto provvedere ad acquistarsele per tenersi al caldo e al riparo dalle intemperie, visti gli spostamenti dagli spogliatoi ai reparti e i trasporti esterni durante il turno lavorativo
Dopo la comparsa delle felpe nursind si è però alzato l’interesse e sono iniziate le intimidazioni nei confronti di chi le indossava tanto che l’azienda ha improvvisamente deciso di fornire anche 1 felpa anonima di colore blu invernale per ogni infermiere e attualmente è in fase di distribuzione.
Nel frattempo, nonostante la fornitura non sia ancora a regime ed il regolamento non sia stato redatto né pubblicato, la dirigenza infermieristica, capo-area e coordinatori si sono già portati avanti ed hanno ben pensato di intimare gli infermieri a togliere la felpa del Nursind pena il richiamo, visto secondo loro, la “non regolamentare” possibilità di indossarla(??)
A questo punto ci si chiede: i regolamenti che sono nella loro stessa eccezione scritti...si possono anticipare con le intenzioni e considerarli già tali? Si possono quindi violare norme che ancora non esistono?
Secondo: cosa si dovrebbe indossare fintanto che l’azienda non abbia distribuito a tutti la sua felpa? Terzo, anche se è nell’esercizio del proprio potere gerarchico ed organizzativo imporre ai dipendenti l’utilizzo di “particolari” indumenti nello svolgimento della prestazione lavorativa, tale pretesa non costituisce anche adempimento di un suo dovere ricomprendendone il lavaggio? E dunque 1 felpa basterà a coprire tutto l’inverno considerato che bisogna pur cambiarsi e le norme igieniche sulla divisa vanno obbligatoriamente rispettate?
Una felpa Nursind che porta colore nelle corsie, crea appartenenza e soddisfazione nell’infermiere e si presta a supporto e all’identificazione del personale da parte dei pazienti e di parenti...
ci deve far sperare di non venir “catturati, processati, condannati e bruciati” come accadde per le 63 streghe a Wiesensteig?"
"Non può secondo noi creare un tale pregiudizio negli intenti e un tale spreco di energia l’utilizzo della felpa Nursind sulla divisa e ci teniamo invece a chiedere all’Azienda e alla dirigenza tutta, di preoccuparsi e provvedere soprattutto al riconoscimento del tempo utilizzato per indossare la divisa, che – in quanto rientrante nell’orario di lavoro – deve essere regolarmente retribuito".
IL SEGRETARIO PROVINCIALE NURSIND LA SPEZIA Assunta CHIOCCA