La sentenza del Consiglio di Stato ha fatto finalmente giustizia su un abuso edilizio devastante che nonostante il parere contrario, più volte deliberato nel consiglio della V Circoscrizione, in Consiglio Comunale è stato lasciato passare (sapete gli oneri di urbanizzazione non fanno schifo). Testardamente quell’orrore cresceva sotto gli occhi di tutti.
Le ricadute sull’ambiente e sui cittadini, che avevano investito sull’opera, che contava fondi commerciali e ben 24 appartamenti, sono state pesanti e gravissime e l’orrendo scheletrone era rimasto in sospeso (come quello della Palmaria) in via San Venerio.
Ancora una volta ci domandiamo di chi sia la responsabilità dell’approvazione progettuale, contestata sia dal quartiere che dalla V Circoscrizione e dagli stessi cittadini ivi residenti, che hanno speso molto per fare ricorsi, non certi di avere poi risposta positiva.
Molti dei tecnici che hanno sostenuto tale obbrobrio sono tuttora dipendenti del comune e ciascuno di noi si augura che finalmente paghino il conto che sarà a carico del comune; oppure, allorchè sarà demolito, cercheranno ancora di salvare quell’orrore di edificazione.
Per il Coordinamento dei Quartieri del Levante – Rita Casagrande
Per la V.A.S (Verdi – Società - Ambiente Onlus) – Franco Arbasetti