Tranne Leonardo Paoletti, trattenuto da impegni, presenti Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia, Matteo Cozzani, sindaco di Portovenere, Andrea De Ranieri, sindaco di Ameglia, l’assessore al Turismo spezzino Paolo Asti e Jose Ejarque Bernet, titolare della Ftourism Management, con sede a Torino, aggiudicataria del bando emesso dal Comune con una manifestazione di interesse dedicata allo sviluppo di una Destinazione Turistica (DMO), denominata “Golfo e Terre dei Poeti”.
Il progetto entro febbraio prossimo dovrebbe vedere la luce, almeno nelle sue linee principali, in modo da essere presentato al BIT 2018, la fiera del turismo a Milano.
Il progetto dovrà definire il marketing territoriale di un’area che comprende il Golfo dei Poeti e le zone limitrofe, in modo da creare un’area definita su cui investire nella programmazione strategica rivolta al turismo. Un turismo che oggi richiede azioni profondamente diverse da quelle provate in passato (STL ad esempio) rivelatesi spesso carrozzoni ingestibili e generatori di pochi se non nulli interessi reali.
La differenza con il passato, come ribadito durante la conferenza stampa, è che il DMO non “distribuisce soldi”, ma organizza, prepara, decide ed attua, in base alle moderne esigenze di richiamo turistico. Oggi infatti non basta il “luogo” per decidere di trascorrere una vacanza, ci vuole ben altro: il turismo “emozionale”, quello basato sulle esperienze, si delinea come il target di riferimento per lo sviluppo turistico attuale, necessita di infrastrutture, identità forte, attrattive diverse e molteplici organizzate al meglio, tutto ciò che consente ad un territorio di essere proposto ai tour operators come unicum, pieno di attrattive diversificate e con una forte caratterizzazione.
Il target turistico è nella fascia medio-alta e a questa categoria appartengono circa 75 milioni di persone in Europa, persone che viaggiano spesso, con buone disponibilità economiche, attratte da luoghi che possano creare esperianze emotive forti e caratterizzate, organizzati e dotati di infrastrutture dedicate, servizi di qualità e ampie possibilità di scelte diversificate.
L’importo per questa progettazione si attesta sugli 11mila euro e stupisce la partecipazione di ben 13 soggetti fra i quali, in base al curriculum, è stato scelto Ftourism Management che per bocca del suo titolare Jose Ejarque Bernet (che vi presentiamo nella videointervista) conferma che la scelta di partecipare, anche a fronte di un importo cosi “piccolo”, è dovuta al fatto che la nostra zona è considerata potenzialmente molto promettente e quindi meritevole di attenzione da molte aziende specializzate nel settore.
Certo che la progettualità avrà diverse conseguenze: per prima cosa si dovranno effettuare delle scelte dettate dal pragmatismo e non più dall’appartenenza politica (tramonta definitivamente la proposta del Distretto Turistico a firma Luca Erba della precedente amministrazione), ci sono diversi comuni che hanno già manifestato interesse per partecipare al progetto e da parte delle amministrazioni guidate dal Centrodestra (La Spezia, Lerici, Porto Venere, Ameglia) che danno via al progetto, non pare vi sia alcuna preclusione verso altri comuni della provincia spezzina, anzi si richiede una partecipazione basata sui fatti e sulla bontà dell’iniziativa e non più su decisioni “ideologiche” come in passato.
Un’altra inevitabile conseguenza sarà quella di veder acuire le criticità, che a fronte di un lavoro serio di progettazione inevitabilmente emergeranno con più forza (ad esempio la viabilità interna del Golfo o anche le emissioni delle crociere) e avranno necessità di scelte strategiche impegnative e di immediata attuazione, per non inficiare poi la validità dei progetti messi in campo.
Insomma, lasciare alle Cinqueterre il turismo mordi e fuggi, quello che se pernotta lo fa per una sola volta e promuovere il Golfo come meta a sè stante, in grado di attrarre persone al di là della definizione di semplice “hub” per le zone limitrofe.
Se si pensa al Golfo come incastonato fra destinazioni come Cinqueterre, Versilia, valli di Vara e Magra, Lunigiana e Garfagnana, si può anche pensare che sia possibile valorizzarlo nel suo essere, nella propria ricchezza, nelle proprie peculiarità.
Da qui si partirà per realizzare un progetto che farà diventare il Golfo dei Poeti une meta, una desinazione turistica.
Chissà che un giorno non troppo lontano si possa sentire gente che dal mondo parta per venire a visitare e vivere il “famoso e bellissimo Golfo dei Poeti”, vedremo se il DMO sarà capace di realizzare che cosa e in quanto tempo.
Abbiamo chiesto, per dovere di cronaca, a Jose Ejarque Bernet, dei suoi guai trascorsi con la Corte dei Conti che gli aveva contestato in passato un danno erariale di circa 48mila euro in Friuli Venezia Giulia a causa di una consulenza ritenuta non adeguata. La riposta è stata invece adeguata: “ho fatto un errore e ho pagato le conseguenze, capita di commettere leggerezze quando si lavora con il pubblico e se non altro ho imparato a fare più attenzione”.
Di certo le accuse erano “leggere” e sono state sanate, da qui cercheremo di valutare il lavoro del DMO sulla base dei fatti e dei progressi, dei risultati insomma, lasciando il passato al passato e guardando al futuro del Golfo dei Poeti.
