La Destination management Organization (DMO) è stata al centro del convegno organizzato da Confartigianato per parlare del turismo, delle nuove sfide che richiede agli operatori del settore e della direzione verso la quale vuole andare il territorio provinciale. Fondamentale, in questo senso, il confronto con l'amministrazione comunale alla quale la Rete d'imprese turistiche dell'Alto Tirreno riconosce un ruolo di “regia” di cui, sostiene, “si è sentita sinora la mancanza”.
Tante sono le sfide aperte: dalle nuove modalità di prenotazione alla varietà di turismi da soddisfare, dalla sinergia alla comunicazione. Quello che serve è un visione diversa ed una diversa organizzazione, come ha sottolineato Gianluca Giannecchini, in rappresentanza della Rete d'Imprese: “La Rete unisce un team di operatori con l'obiettivo di promuovere e vendere offerte turistiche, al passo con la nuova frontiera delle prenotazioni on line; ci muoviamo su due fronti: la scelta della vacanza tematica durante la prenotazione e l'offerta su misura per il turista arrivato in loco.
La varietà di attività presenti nella Rete ci permette di essere competitivi con le richieste del consumer, sempre più esigente nel trovare una risposta veloce e dinamica alla sua pianificazione della vacanza.
Il nostro obiettivo principale è quello di promuovere il Golfo dei poeti con pacchetti tematici fatti su misura che esaltino le meraviglie del nostro territorio”.
Una promozione che ha già, per il 2018, due tappe ben chiare, due fiere che sono due must, ovvero la BIT di Milano e la fiera di Parigi. Due tappe certe di un cammino al quale, ha sottolineato Giannecchini, se ne aggiungeranno molte altre.
C'è da lavorare, sicuramente, e serve l'impegno di tutti, non solo degli imprenditori ma anche degli amministratori.
Lo mette ben in evidenza il Direttore di Confartigianato Giuseppe Menchelli con un esempio tanto semplice quanto eloquente: “Non abbiamo un calendario eventi completo, una volta lo faceva la Provincia, ora non esiste più. Le attività ce lo chiedono, ora non sanno cosa c'è sul territorio, cosa offre”.
L'assenza della regia pubblica ha creato un po' di confusione, anche su un altro aspetto importante: “Ottimi i controlli decisi da questa amministrazione – sottolinea Menchelli - nei confronti delle strutture, per la lotta all'abusivismo ed alle irregolarità. Ottimi i controlli perchè è importante eliminare dal mercato chi non opera in modo regolare e secondo gli standard dovuti”.
Per questo ruolo di regia le imprese guardano al Comune capoluogo dopo che un'altra possibilità è sfumata: “Avevamo pensato alla Camera di Commercio, ma con la trasformazione di questo ente non è possibile”.
Si guarda, quindi, al Comune della Spezia, presente all'incontro con il Sindaco Pierluigi Peracchini e l'Assessore Paolo Asti, che accoglie la sfida: “Remare senza bussola fa perdere un sacco di energie. Ci siamo posti il problema di dare una bussola a ciò che sembrava frutto non di programmazione ma di improvvisazione. Per anni ci si è accontentati di fare da porta per le Cinque Terre, ma l'ambizione della nostra amministrazione è di essere molto di più, non una porta ma una destinazione. Serve una governance del territorio, una programmazione, anche di eventi utili al turismo emozionale.
Tutto questo non può nascere attraverso un Distretto, non è uno strumento idoneo perchè metterebbe insieme territori diversi e interessi divergenti. Rete Imprese, invece, riteniamo stia andando nella direzione giusta per fare sì che questo territorio diventi davvero una scelta. Non bisogna creare una macroarea ma ragionare intorno ad un Golfo che ha una sensibilità comune”.
“Importante – conclude Asti - mettere insieme cultura e turismo, solo l'unità dei due aspetti può fare la differenza, valorizzando l'identità di un territorio”.