«Ritornare al vangelo, leggendolo e meditandolo. Così c’è rinnovamento vero e vita autentica nel nome del Signore Gesù». E’ l’esortazione fatta dal vescovo Luigi Ernesto Palletti in occasione del pellegrinaggio mariano del primo sabato del mese, che a novembre ha fatto tappa al santuario della Madonna della Guardia a Levanto. L’ha detto celebrando la ricorrenza di San Carlo Borromeo, vescovo di Milano e uno dei grandi santi riformatori della Chiesa ai tempi del Concilio di Trento, nella seconda metà del Seicento.
«Oggi, ai piedi di Maria, celebriamo la grande figura di San Carlo» – ha detto il vescovo. «San Carlo sa cogliere la novità dell essere cristiano nel suo tempo, mettendo in atto la riforma decisa dal grande concilio. Ritrovare la genuinità e evangelica, la santità di vita, la dedizione alla carità, la fedeltà alla Parola. Carlo la non a parole, ma coi fatti. Fa sue le istanze di rinnovamento autentico della Chiesa. Riporta il popolo di Dio alla freschezza evangelica di cui aveva bisogno».
«Oggi – prosegue Palletti - la situazione storica è diversa, ma l’esigenza è la stessa, di tornare all’autenticità del vangelo, sia personalmente, sia come comunità. Senza un autentico incontro col Signore non puo esserci alcun rinnovamento». Ma il vangelo richiede anche visibilità, non solo interiorità, ma anche il camminare insieme, il proporlo. Perché «la fede non va solo creduta ma anche annunciata». San Carlo fa tutto questo «certo tenendo conto della sensibilità dei suoi tempi, ma proprio lì facendo scendere il vangelo».
«Alla luce di San Carlo rivediamo il nostro cammino – conclude il vescovo -, riscopriamo la penitenza perchè porta a Dio e riscopriamo la luce del vangelo perchè ci permette la carità. Proponiamoci, come chiede il papa sempre, che il vangelo torni ad essere il centro della vita. Quante notizie inutili sentiamo ogni giorno. Il vangelo, che è la lieta notizia, non va sentito solo alla domenica, ma deve essere il riferimento quotidiano. Bisogna tornare al vangelo, leggendolo e meditandolo. Così c’è rinnovamento vero e vita autentica nel nome del Signore Gesù».
(testo di Francesco Bellotti)