Di durata triennale e finanziato dalla Commissione Europea, il Progetto prevede tre gare in cui veicoli autonomi realizzati da team di esperti e appassionati si misureranno in ardue sfide all'aperto, dove saranno ricreati in modo realistico i profili di un evento catastrofico. In tali contesti verrà messa alla prova la capacità di integrare e far collaborare insieme diverse tecnologie facilitata dall'adozione di comuni standard di comunicazione.
euRathlon inizia quest'anno con una competizione terrestre, cui seguirà nel 2014 una sfida sottomarina. Per quest'ultima gara saranno fornite dall'organizzazione le componenti hardware principali in modo da permettere la partecipazione anche di team senza pregressa esperienza in acqua. Intelligenza e autonomia dei veicoli saranno così assolute protagoniste dell'evento. Il Progetto si chiuderà nel 2015 con una Grande Sfida in cui i robot saranno chiamati a operare in modo coordinato in mare, terra e aria, in una ricostruzione ispirata all'incidente di Fukushima.
Il Progetto è rivolto a team di esperti di tecnologia provenienti dal mondo dell'università, della ricerca e dell'industria, chiamati a rispettare una rigida serie di regole e criteri di natura tecnica. Lo scopo dell'iniziativa è quello di far progredire in questo modo la robotica cognitiva per lo sviluppo di veicoli sempre più smart, in grado di lavorare in efficienza e sicurezza in ambienti imprevedibili e fisicamente pericolosi.
euRathlon rappresenta per il CMRE una ideale evoluzione del Student Autonomous Underwater Vehicle Challenge - Europe (SAUC-E), competizione sottomarina tra veicoli autonomi costruiti da studenti universitari, di cui cura con successo l'organizzazione dal 2010. Spiega Vladimir Djapic, uno degli scienziati del Centro: "Siamo entusiasti di poter contribuire a un evento di così alto profilo, che coinvolgerà, metterà in mostra e farà progredire la robotica cognitiva europea in tutti e tre gli ambiti. Tanto più che il CMRE potrebbe diversificare le proprie competenze analogamente nei tre settori. Si tratta perciò di un'eccellente occasione per conoscere più a fondo applicazioni non tradizionali sviluppate dall'università e dall'industria nei vari
contesti".
Il programma di euRathlon sarà arricchito da conferenze annuali. Contemporaneamente verrà anche promosso lo sviluppo di standard per permettere la comparazione dei diversi robot in gara, che potrebbero essere poi adottati più ampiamente dalla comunità scientifica.
Il STO CMRE (Science and Technology Organization – Centre for Maritime Research and Experimentation), Centro per la Ricerca e la Sperimentazione Marittima, è situato alla Spezia. In precedenza chiamato NATO Undersea Research Centre (NURC), si occupa principalmente di ricerca, innovazione e tecnologia nella difesa delle installazioni marittime e delle forze navali dalla pirateria e dal terrorismo, nelle reti sicure di comunicazione, nello sviluppo di quadri operazionali condivisi, nella componente marittimo-scientifica delle operazioni militari, nelle contromisure mine, nella protezione non letale dei porti, nella guerra sottomarina e nella mitigazione dei rischi per i mammiferi marini. Il CMRE opera con due navi: il NATO Research Vessel Alliance, vascello oceanografico di 93 metri di lunghezza per 3180 tonnellate di dislocamento e il Coastal Research Vessel Leonardo, unità più piccola particolarmente adatta per la ricerca lungo la costa. Oltre ai laboratori scientifici, il Centro è anche dotato di una flotta di veicoli autonomi sottomarini e di superficie, e si avvale di un'ampia gamma di sensori subacquei.