Si è svolto ieri mattina alla Spezia il seminario organizzato da Polis Aperta, associazione che promuove la visibilità delle persone LGBTI in divisa, dal titolo "Prevenzione e contrasto dei crimini d’odio e delle discriminazioni contro le persone LGBTI” e riconosciuto come giornata di aggiornamento professionale dalla locale Questura. In totale sono state 70 le persone in divisa che hanno partecipato alla formazione tra appartenenti della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Polizia Penitenziaria e Polizia Locale, insieme a rappresentanti delle associazioni promotrici dei diritti per le persone LGBTI.
L’evento, tra i vari patrocini istituzionali, ha ottenuto anche quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Durante i lavori, inoltre, il Ministro della Giustizia On. Andrea Orlando ha inviato a sorpresa una nota di apprezzamento per l’iniziativa, affermando che è in linea con la strategia del Ministero della Giustizia di contrasto ad ogni tipo di discriminazione e ai discorsi d’odio che affollano i social e in generale la rete, attraverso strumenti di controllo e prevenzione; particolare attenzione è rivolta alle persone transgender, per le quali è in previsione anche una riorganizzazione trattamentale nella riforma del sistema penitenziario. Il Ministero della Giustizia sta inoltre adeguando il proprio assetto amministrativo in virtù del riconoscimento delle unioni civili omosessuali.
La giornata di formazione ha raggiunto diversi obiettivi: dall’alfabetizzazione sul lessico LGBT e l’identità di genere, svolta dalla psicologa Margherita Graglia, consulente esperta di varie Istituzioni, al ruolo fondamentale che gli operatori in divisa possono avere nella repressione dei crimini a matrice lesbo-omo-transfobica, evidenziato dalla dott.ssa Daniela Mengoni, Primo Dirigente della Polizia di Stato e componente dell’OSCAD, l’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri che ha patrocinato e sostenuto il seminario.
Il compito di abbattere il muro di antagonismo storico tra la polizia e le persone lgbti è stato affidato alle toccanti testimonianze di Maria Laura Annibali, lesbo-femminista e regista, e Vanni Piccolo, professore e storico attivista per i diritti LGBTI, che hanno emozionato la platea con la loro memoria storica, evidenziando che le persone LGBTI, da vittime di persecuzioni da parte della polizia, sono ora appartenenti alla stessa polizia e visibili, come testimonia l’esperienza di Polis Aperta.
Tra i partecipanti, anche il Ministro Plenipotenziario Fabrizio Petri, Presidente del CIDU, che ha aperto i lavori evidenziando che la questione LGBTI è diventata un tema istituzionale che non è più possibile ignorare; la Consigliera di Parità Provinciale, Alessandra del Monte, che ha portato i suoi saluti; Fiorenzo Gimelli, presidente di Agedo, che ha trattato il tema del coming out in famiglia e del bullismo; Don Giulio Mignani, parroco di Bonassola, impegnato all’interno della Chiesa per la difesa della dignità e dell’amore delle coppie omosessuali; Evelina Argurio, dirigente del sindacato di polizia Silp-Cgil, che ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare il personale di polizia su questi temi in quanto si tratta di formazione sui diritti umani; Cesare Bisleri del Circolo UAAR di La Spezia, che ha promosso e sostenuto l’evento a livello organizzativo e logistico.