Il sindaco Pierluigi Peracchini e consorte hanno visitato domenica mattina il parco delle Clarisse, su invito dell'associazione Orti di San Giorgio che gestisce in concessione il comprensorio condividendo l'esperienza con una quarantina di "contadini civici" impegnati in questi giorni nella semina di ortaggi autunnali in altrettanti cassoni, insieme al Labter del Comune della Spezia, a Slow Food e al progetto didattico Orto in Condotta. Accompagnato dal capo staff Alberto Giarelli (e ai rispettivi amici a quattro zampe)
il primo cittadino si è mostrato molto interessato dalle iniziative intraprese nell'ampia area verde sovrastata dai merli delle vecchie mure e dal castello: dalle colture bio al giardino botanico, dalle casette per gli uccellini al frutteto fino alla possibilità di recupero a roseto dello spazio delimitato dagli unici ruderi medievali del perimetro urbano, ovvero i resti del bombardato convento delle Clarisse. A far gli onori di casa i responsabili degli Orti, Alessandra Bianchi e Francesco Bellacosa, presente l'esperta agronoma Roberta Tonfoni, il direttore dell'azienda agricola dimostrativa di Sarzana Giuseppe Stoppelli, il responsabile di Labter Fabio Giacomazzi, la fiduciaria Slow Food Sandra Ansaldo. Il parco delle Clarisse rappresenta senza dubbio un unicum nel tessuto cittadino, un parco a due passi da piazza Verdi che insieme al parco del Castello, ad oggi off-limits, apre nuove prospettive al tempo libero per tanti spezzini interessati al "ritorno alla terra", garanzia di prodotti genuini a km zero.