Non è nello stile militare fare feste e pubblicizzarle. Stamattina quindi nessuno dei giornalisti presenti in Capitaneria di Porto era a conoscenza del perchè di una convocazione a sorpresa. E di sorpresa si è trattato.
L’iniziativa, voluta dal Comandante delle Capitanerie di Porto liguri Ammiraglio Giovanni Pettorino e dal Comandante della Capitaneria di Porto della Spezia Francesco Tomast, è stata una sorpresa anche e sopratutto per l’ormai ex Presidente del Parco Nazionale delle Cinqueterre Vittorio Alessandro, che nella sua vita da militare ha prestato servizio nei comandi delle Capitanerie di Porto partecipando ad importanti missioni e lasciando un ricordo indelebile nei cuori di chi con lui ha condiviso la vita di mare e la divisa.
Pettorino ha ricordato le molte occasioni nelle quali Alessandro ha inciso con la propria capacità e determinazione negli anni passati al servizio della gente di mare, compito principale delle Capitanerie di Porto e della Guardia Costiera.
Dalle missioni di bonifica in Libano a seguito di sversamenti di tonnellate di idrocarburi, alla tragedia della Costa Concordia, tante sono state le occasioni nelle quali Vittorio Alessandro ha contribuito con le proprie non comuni capacità alla salvaguardia di ciò che unisce le popolazioni che affollano da millenni le sponde del mare nostrum, prima di passare ad un incarico, quello di Presidente del Parco delle Cinqueterre, che lo ha visto protagonista negli ultimi anni, dopo la valanga di fango seguita alle vicende che hanno visto coinvolto fra gli altri l’ex presidente, il “faraone” Franco Bonanini.
Personalità decisa anche se sempre dai toni pacati, Vittorio Alessandro ha messo la propria esperienza al servizio di un territorio fragile, delicato, pieno di contraddizioni e bellezza come quello che caratterizza il levante ligure, cercando di proporsi nel suo ruolo con un atteggiamento costruttivo e partecipativo, senza però rendersi succube di poteri politici locali o nazionali, prendendosi le proprie responsabilità anche di fronte a scelte doverose e non sempre popolari. Anche dal punto di vista mediatico la sua “flemma” traspariva solo nelle forme, mentre nei contenuti spesso la sua voce ha regalato polemiche e scontri pur nell’ambito istituzionale. In pratica non si è mai tirato indietro quando si trattava di difendere le proprie idee ed il proprio punto di vista.
Nell’occasione, l’Ammiraglio Pettorino, oltre a ricordare le molte volte nelle quali le carriere militari sua e di Alessandro si sono incrociate, ha tenuto ad evidenziare come l’esperienza di uomini come lui non dovrebbe andare sprecata, facendo intravedere ad esempio come sia in fase di studio un progetto per la realizzazione di una Guardia Costiera Ausiliaria, formata da volontari che potranno mettere a disposizione le proprie imbarcazioni per le emergenze in mare, organizzata e non “militarizzata”, ci tiene a precisare, per rendere al meglio un servizio importante sulla base di esperienze positive già in uso in altri paesi come ad esempio gli Stati Uniti d’America, dove la Guardia Costiera Ausiliaria è già una consolidata realtà e contribuisce al meglio alla salvaguardia dell’ambiente marino e della gente di mare.
Si è già cominciato a Genova con un primo esperimento e l’augurio è che presto si possa concretizzare un progetto nazionale che vedrebbe coinvolti, su base esclusivamente volontaria, i molti “marinai” privati che fossero interessati a dere il proprio contributo.
Chissà che un uomo di mare come Vittorio Alessandro, che per ora tornerà nella sua terra, la Sicilia, non possa regalare ancora la propria esperienza, insieme a molti altri, facendo parte anch’egli di una struttura civile dedicata alle emergenze in mare quale dovrebbe essere la Guardia Costiera Ausiliaria.
Dopotutto c’è chi dice che una volta indossata una divisa questa rimanga addosso come una seconda pelle per sempre. Quello che è certo è che chi va per mare resta marinaio per sempre ed allora non ci resta che augurare “buon vento” al Presidente/Ammiraglio, che al mare ed al suo paese ha dedicato la vita. Grazie.