Il giovane è stato quindi portato in caserma e due pattuglie si sono recate presso la sua abitazione per eseguire una perquisizione domiciliare. La casa, condivisa con la zia cinquantenne (J. N.), è risultata essere un supermercato della droga: in una stanza da letto chiusa a chiave sono stati rinvenuti e sequestrati, anche grazie al fiuto dell’unità cinofila antidroga Elik, circa tre chili di hashish suddivisi in panetti, svariati involucri di cocaina del peso di circa un chilo, un sacchetto di marijuana e alcuni bilancini di precisione, con evidenti tracce di stupefacente, utilizzati per la pesatura delle dosi. Come ulteriore
prova dell’attività che veniva effettuata nell’appartamento, sono stati posti sotto sequestro venti telefoni cellulari ed oltre cinquantamila euro in contanti, evidentemente frutto dell’attività di spaccio. Infine, sono stati rinvenuti e sequestrati un machete con lama di circa sessanta centimetri, una pistola scacciacani e due proiettili da guerra.
Constatando pertanto la flagranza del reato di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, dopo aver contattato il Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Massa, il giovane marocchino e la zia sono stati tratti in arresto e tradotti il primo presso il carcere di Pisa e la seconda presso il carcere femminile di Genova-Pontedecimo.