Una fiera con animali, anzi di animali, e già questo basterebbe a suscitare la presa di posizione degli animalisti, ma nel caso della Fiera degli uccelli c'è anche di più: gli animali, infatti, non sono solo chiusi in gabbia e messi in mostra, ma il tutto ha come finalità (almeno in parte) quella di venderli per essere utilizzati come richiamo dai cacciatori. Pertanto, almeno in linea teorica, per uccidere altri animali.
Al Comune di Sarzana che ospita la manifestazione, in programma domenica 3 settembre, e al Confcommercio e Confesercenti, che la organizzano, sono arrivate oggi decine di mail da ogni parte d'Italia, tutte diverse, ma tutte con lo stesso obiettivo e la stessa richiesta: fermare la fiera.
“La presente per manifestare la mia totale disapprovazione in merito alla scelta del comune di Sarzana di ospitare anche quest'anno la fiera degli uccelli, una fiera che imprigiona animali innocenti e promuove la caccia con richiami vivi”.
“Basta con queste fiere vergognose, non hanno più senso di esistere. Tenere degli animali prigionieri per ucciderne altri. Cos'è uno sport? A me hanno insegnato che lo sport è competizione ad armi pari, in questo modo è solo gratuita violenza”.
“La ragione della protesta è la barbarie della pratica di ingabbiare a vita piccoli uccelli (e già questo sarebbe sufficiente per definirla una pratica barbara ed indegna di una società civile) per la pratica venatoria (e questa è un’aggravante: usare il richiamo di questi uccelli prigionieri per attirare davanti ai fucili altri uccelli da abbattere)".
Sono sono alcune delle frasi che si leggono nelle mail, tutte firmate.
Molte anche le lettere nelle quali si sottolinea come Sarzana sia una “città di cultura”, e ciò contrasti con questa fiera che, si afferma, la catapulta al Medioevo. L'assist è offerto anche dal contemporaneo svolgimento del Festival della Mente, in programma dall'1 a 3 settembre.
“Nella città dove si organizza da anni il Festival della Mente è paradossale dover protestare perché si smetta di perpetrare una fiera in cui migliaia di uccelli vengono imprigionati, commercializzati e soprattutto - vergognoso - destinati ad essere utilizzati come richiami vivi per la caccia”.
“Invito il Comune di Sarzana ad annullare questa vergognosissima fiera che lo catapulterebbe, ancora una volta, ai tempi arretrati del Medioevo e lo invito a diventare davvero un luogo di cultura al passo coi tempi”.
“Una Barbarie che ci colloca nel Medioevo, l'Italia deve andare avanti e la mancanza di rispetto per la vita NON è un esempio da portare avanti, da insegnare alle nuove generazioni. Queste ultime NON devono dare per scontato che è normale uccidere o privare della libertà altri esseri viventi”.
La richiesta è unanime: fermare la manifestazione.
“Vi prego di ripensarci e'riformulare questa fiera, non facendo gli interessi di pochi ma anzi dando messaggi di vita, di rispetto e d'amore, una fiera che sia gioia e allegria per le famiglie".