Papà Alberto non è più con noi, se l'è portato via un mesotelioma pleurico come tanti nostri concittadini che hanno lavorato una vita intera dando del tu all'amianto.
E' una malattia che non lascia scampo, ti fa soffrire, non ti fa respirare e ti rende la vita impossibile.
Papà Alberto aveva una gran voglia di vivere, ma il mesotelioma lo aveva fiaccato nel fisico e nell'animo... fino a quanto non è arrivato all'HOSPICE dell'Ospedale Civile di Sarzana. E' stato proprio lui che aveva visto l'inferno della malattia ad esclamare per primo: "Questo è il Paradiso!!!".... e aveva regione: in quei 45 giorni di sua permanenza quell'HOSPICE è diventato per tutte noi davvero il paradiso.
La camera messa a disposizione con tutti i comfort, l'igiene, le attrezzature sanitarie e soprattutto non c'erano nè medici, nè infermieri, nè OSS ma angeli, non per la loro professionalità indiscussa, non per la loro serietà nell'affrontare le difficoltà quotidiane di papà (che sono state tante), ma l'approccio umano, quello fatto veramente con il cuore, come noi crediamo (e speriamo) possono fare solo gli angeli.
Grazie a tutti voi, indistintamente, le vostre attenzioni ci hanno fatto soffrire di meno. Crediamo che vi meritiate molto più di ciò che quotidianamente avete come riconoscimento da parte delle istituzioni e delle società tutte.
Siamo convinte nonostante le voci e i dibattiti sui mass-media, che l'HOSPICE dell'Ospedale di Sarzana sia un servizio non utile, ma indispensabile, come è stato per noi, per tanti altri a venire.
Un abbraccio forte a tutti i professionisti dell'Hospice di Sarzana.
Le figlie
Giuliana, Elisabetta, Sara e, naturalmente, mamma Sara