Un’ottantina di persone hanno partecipato ieri sera a Genova alla processione e all’adorazione eucaristica per Charlie Gard. La processione, con la recita del rosario, è partita dalla fontana di Piazza De Ferrari, illuminata di blu proprio in onore del piccolo bambino inglese, e ha raggiunto la chiesa di Santa Marta a Corvetto. In contemporanea, duecento persone si radunavano in piazza Duomo a Brescia per la recita del santo rosario. Alla stessa ora, altre veglie di preghiera si sono tenute in varie città italiane, tra cui Reggio Calabria, Verona, Sciacca e Viareggio, dove c’è stata anche la testimonianza di Chiara Paolini, la madre di Emanuele, bambino di nove anni che vive con la stessa malattia di Charlie.
Introducendo la veglia eucaristica in Santa Marta, monsignor Sergio Galletti ha ringraziato i partecipanti per la loro testimonianza pubblica in favore della vita dei più deboli.
«Alla prima veglia, tre settimane fa, la situazione sembrava perduta. E invece, grazie anche alla nostra piccola preghiera, insieme a quella che si è sollevata da ogni angolo del mondo, c’è stata una reazione che ha spinto i medici a non attuare subito la decisione di causare la morte del bambino privandolo dei sostegni vitali. Poi c’è stata la solidarietà internazionale, con la presentazione di un nuovo protocollo di cura e l’offerta di vari ospedali, tra cui il Bambino Gesù di Roma, di prendersi cura gratuitamente del piccolo Charlie. Si è rafforzata la speranza. A volte dei malati guariscono o comunque vivono molto più a lungo del previsto».
Mons. Galletti ha ricordato il suo recente pellegrinaggio a Lourdes, santuario dove l’accompagnamento di ogni malato trova l’espressione forse più alta.
«Con Gesù, la sofferenza non è maledetta, ma assume un significato di redenzione. Quanto amore ha suscitato questo bambino! Quanta reazione, grazie alla testimonianza di un padre e di una madre che si battono come leoni per difendere Charlie - e molti altri bambini e malati - dal paganesimo imperante. Oggi ci poniamo accanto a questa coppia di sposi esemplare per portare il nostro conforto e la nostra amicizia».
Galletti ha ricordato il punto 213 dell’ “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco.
“La sola ragione è sufficiente per riconoscere il valore inviolabile di ogni vita umana, ma se la guardiamo anche a partire dalla fede, «ogni violazione della dignità personale dell’essere umano grida vendetta al cospetto di Dio e si configura come offesa al Creatore dell’uomo»”. E quindi il numero 57 della “Lumen Fidei”, sempre di Francesco: "la luce della fede non ci fa dimenticare le sofferenze del mondo" ma ci apre ad una "presenza che accompagna, [ad] una storia di bene che si unisce ad ogni storia di sofferenza, per aprire in essa un varco di luce".
«E’ importante farsi portavoce – ha proseguito Galletti - Ognuno di noi riceva oggi da Gesù questo mandato formidale di essere testimoni che si può amare la vita - ogni vita - che è il primo dei doni di Dio. Dobbiamo avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome, come ha fatto il Concilio Vaticano II, che ha definito l’aborto “abominevole delitto”. Come tale dobbiamo definire anche l’eutanasia, contro i bambini e gli anziani. Nessuno ha il diritto di dare la morte. La rezione che c’è stata in favore di Charlie dà la speranza che chi deve decidere lo faccia secondo giustizia e umanità, che sono valori universali. Viviamo in un mondo rispetto al quale il Papa invita ad andare controcorrente. Non bisogna lasciarsi spaventare. Dobbiamo avere la speranza incrollabile che se crediamo nel valore della vita avremo, con la grazia di Dio, la forza di viverlo e testimoniarlo».
Sempre a Genova, in mattinata, c’era stata grande partecipazione nella chiesa di San Filippo alla Messa e all’adorazione per Charlie Gard. E continua in tutto il mondo la mobilitazione di cui tiene traccia il sito pray4charlie e la relativa pagina Facebook. Quaranta veglie si sono tenute nel fine settimana, tra cui due messe celebrate in Romania, a Bucarest e nel santuario francescano di Onesti, una a Guarulhos, nello Stato di San Paolo, in Brasile, e una a Faisalabad in Pakistan. Oggi, tra gli altri eventi, “Ora et Labora per la vita” prega tutto il giorno davanti all’Ospedale civile di Brescia. Mentre si organizza la preghiera anche a Londra di fronte alla sede dell’High Court dove oggi ci sarà l’udienza. La mappa e il calendario sul sito pray4charlie sono in continuo aggiornamento.
Alla Spezia, il prossimo appuntamento di preghiera per Charlie sarà giovedì 13 luglio, alle 21, al santuario di Roverano, con il rosario nel corso della serata dedicata al messaggio di Fatima, che avrà come ospite il conduttore di Radio Maria Diego Manetti e l’accompagnamento musicale di Roland Patzleiner.
(Testo: Francesco Bellotti)