La conviviale di inizio estate, organizzata grazie all’aiuto degli Accademici Valter Taglieri e Gino Federici, si è tenuta a Cadimare presso il ristorante La Tortuga di Claudio Basso.
Gli Accademici hanno cenato su una terrazza con vista sulla piccola baia di Cadimare, che nel periodo delle due guerre mondiali ospitava la rampa dell'idroscalo militare dal quale il poeta Marinetti era solito partire per i voli che gli ispirarono il manifesto dell'Aeropittura e l'Aeropoema del Golfo della Spezia.
“Nel giorno di San Pietro, patrono dei pescatori, rendiamo omaggio alla borgata di Cadimare – ha spiegato nell’introduzione il presidente dell’Accademia del Gusto, Nicola Carozza - i ‘cadamotti’, così si chiamano i sostenitori del Cadimare, hanno vinto 25 edizioni del Palio del Golfo, e grazie alle loro passione per il mare con l’evento estivo dello “Sbarco” hanno reso Cadimare il borgo dei pirati per antonomasia. Auspichiamo sia possibile realizzare una nuova edizione di questo evento che ha dato lustro al Golfo e al borgo richiamando turisti e curiosi”.
Ospite della serata il dott. Lorenzo Viviani, biologo marino e imprenditore ittico impegnato nella pesca delle acciughe con reti e lampare, che ha parlato agli accademici della tradizione della pesca nel nostro territorio e delle qualità delle acciughe di Monterosso.
“Della famiglia dei pesci azzurri, l’acciuga– ha illustrato Viviani - ha una forma slanciata della lunghezza massima di 20cm, con dorso di colore neroazzurro e ventre arrotondato argenteo. Presente nel mare Mediterraneo si nutre di plancton, piccoli crostacei e larve di molluschi. Le acciughe del Mar Ligure hanno un gusto particolarmente equilibrato: sono saporose ma delicate, sono fra i pesci più presenti nel ricettario ligure. Il mestiere del pescatore è un mestiere duro, non lo si impara sui libri ma con una lunga gavetta; bisogna saper governare una barca, avere dimestichezza con il mare e i venti, conoscere gli attrezzi del mestiere, le specie marine, saper cucire le reti, ecc. purtroppo oggi non è facile trovare giovani disposti a sacrificare gran parte della propria vita per questo mestiere”.
Tante le domande emerse nel dibattito che ha visto interventi di Roberto Liberi, Gianluca Giannecchini, Gino Federici, Leonardo Bessi, Flavio Foce.
Il locale è gestito dal noto Chef Claudio Basso coadiuvato dalla moglie Edy con i figli Jodi e Marzio.
Ecco il menu degustato sulla terrazza: antipasti misti di mare; spaghetti alla Claudio; frittura di Paranza; sorbetto accompagnati da vermentino La Ghiaia.