Hanno partecipato 110 infermieri, tutti regolarmente iscritti alla prova regionale, molto attesa, che assicurerà per i prossimi anni una graduatoria utilizzabile dalle cinque aziende sanitarie della Liguria.
La prova disputata ieri in Collegio, che è stata costruita non conoscendo i contenuti di quella che si svolgerà a Genova, ha recuperato e condiviso con i partecipanti reali domande effettuate in precedenti selezioni nazionali, come quelle disputate in Emilia, Toscana, Lombardia, oltre ad alcuni quesiti richiesti alle selezioni per i corsi di Laurea magistrale in Infermieristica.
Si tratta di materiale presente on line molto spesso sui siti delle Aziende sanitarie che hanno già bandito eventi simili; o sui portali di alcune Università o associazioni professionali.
Sono poi state aggiunte alcune domande di logica e di cultura generale, due macro argomenti che sono spesso, in percentuale differente, presenti nei ''pacchetti'' che vengono utilizzati alle prove di selezione.
Naturalmente l'impostazione era stata quella di una auto valutazione, cioè i ''candidati'' hanno immediatamente potuto conoscere, atttraverso la correzione condivisa che ha fatto seguito ai due diversi quiz utilizzati, come è andata: possiamo dire che questo gruppo ha superato abbastanza bene la maggior parte delle domande proposte, che sono state ''sbrigate'' in molti casi anche in un tempo inferiore a quello inizialmente previsto (40 minuti per 50 quesiti).
Dopo la parte del quiz, esattamente come avverrà nella realtà, il Collegio ha messo a disposizione un esperto di colloqui di assunzione e di selezioni del personale sanitario, Carlo Orlandi, un infermiere con laurea magistrale in servizio al San Raffaele: in pratica è stata immaginata una fase successiva al test per chi lo desiderava, con la possibilità di un ''immaginario'' colloquio valido come ''prova pratica'', con domande di natura professionale, comprendenti aspetti di natura professionale, questioni assistenziali e di pianificazione delle attività, gestione del carrello dell'emergenza, e simili.
Alcuni fra i partecipanti hanno colto questa opportunità e a fine lavori per il collega lombardo il risultato del colloquio è stato, nel complesso, positivo.
In aula era stata creata - come avviene di norma anche nelle vere preselezioni - una piccola accoglienza per una bimba di due mesi, figlia di una candidata, e sedie in prima fila per le partecipanti in avanzato stato di gravidanza.