Erano circa ottocento gli spezzini presenti ieri a Genova per la visita di Papa Francesco. Tra loro, giovani, scout, famiglie, sacerdoti e religiosi, seminaristi e membri delle confraternite. Il vescovo, monsignor Luigi Ernesto Palletti, ha concelebrato col pontefice la Santa Messa alla Fiera del Mare, davanti ad oltre centomila persone giunte nel capoluogo da tutta la Liguria.
In mattinata, il vescovo e l’emerito Bassano Staffieri, con altri sacerdoti, hanno partecipato all’incontro in cattedrale, incominciato con un’Ave Maria per i trentacinque cristiani copti uccisi in Egitto per essersi rifiutati di convertirsi.
Poco dopo, i giovani spezzini sono saliti al santuario della Madonna della Guardia, dove hanno incontrato il Papa da vicino. Rivolgendosi ai liguri, Francesco li ha esortati: "Andate a missionare".
Poi, tutti gli spezzini, alcuni dei quali non frequentatori abituali di parrocchie, hanno partecipato alla Messa. La gran parte di loro erano a varie centinaia di metri dal palco, ma l’hanno seguita con attenzione e hanno accolto con entusiasmo il passaggio della papa-mobile. Dalla città e dal porto da cui partirono alla volta di Buenos Aires i nonni ed il padre, Francesco ha invitato i presenti a «gettare l’àncora in Dio: portiamo a Lui i pesi, le persone e le situazioni, affidiamogli tutto. È questa la forza della preghiera, che collega cielo e terra, che permette a Dio di entrare nel nostro tempo».
Molto applaudito il saluto finale del cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, che ha sottolineato la fede e la generosità del popolo ligure.
Al termine, molti spezzini si sono uniti al coro del Monte Cauriol per il commovente canto “Ma se ghe pensu”.