Grazie ad una intensa attività di analisi inerente i flussi di merci provenienti dall’Estremo Oriente e dichiarati per l’importazione presso gli scali marittimi nazionali, i funzionari dell’Ufficio Antifrode della Dogana della Spezia, insieme ai militari della Guardia di Finanza, hanno posto la loro attenzione verso una società operante nel settore della produzione e vendita di prodotti da cartolerie e gadget, riportanti segni distintivi riconducibili a importanti società calcistiche nazionali.
I successivi accertamenti investigativi hanno confermato che alcuni dei segni riprodotti sono “marchi denominativi” presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, depositati da parte di società, che non hanno mai autorizzato la riproduzione degli stessi alla società importatrice.
La Procura della Repubblica della Spezia ha ordinato la perquisizione dei locali aziendali della società, che si trovano nel territorio bolognese.
Tale aperquisizione, eseguita il 29 marzo da due pattuglie miste composte da doganieri e finanzieri spezzini, ha portato al sequestro di 85.557 prodotti contraffatti, per un controvalore stimato, all’atto della rivendita sul territorio, di oltre 350.000 euro.
Al momento, a carico del legale rappresentante della società importatrice grava l’accusa di introduzione nel territorio dello Stato di prodotti contraffatti (artt. 474 c. 2) e ricettazione (648 C.P).