"Si tratta di una situazione complicata- commenta Lera- perché stiamo parlando di un ragazzo arrivato in Italia da soli 15 giorni, che non aveva piena coscienza di dove si trovasse e che vive un forte disagio personale, anche psichico. Il ragazzo si è presentato spontaneamente in questura, quindi non stiamo parlando di un mostro o di un ragazzo pericoloso".
Lera precisa anche che in questo momento non esiste un problema sicurezza in città derivato dalla presenza del ragazzo alla Spezia: "Non è ospite in Cittadella, quindi ogni rimostranza davanti alla struttura non ha assolutamente senso, anche perché i ragazzi ospiti e connazionali del mio assistito si sono dimostrati collaborativi dal primo momento, aiutando le forze dell'ordine e fornendo le genralità del ragazzo ricercato, nel pieno rispetto delle legalità e delle regole".
Si tratta di una particolare situazione e, per rispetto della vittima, delle istituzioni e del tema trattato, è giusto pretendere che la giustizia faccia il suo corso senza mobilitazioni di piazza che potrebbero solo aggravare la situazione.