Dopo qualche ora di manifestazione all'interno dell'Itis, che dalle foto apparse in rete ha tutto l'aspetto di un sit in di protesta, gli ambienti si sono riscaldati e gli studenti sono potuti rientrare in classe.
Da una prima ricostruzione pare che non ci sia un reale malfunzionamento, ma che l'orario di accensione dell'impianto sia inadeguato rispetto agli spazi da riscaldare e al meteo inclemente degli ultimi giorni.
Per questo, alcuni studenti che questa mattina stavano manifestando, si sono sentiti rassicurati rispetto al futuro: "Dopo alcune ore di disagio, la Preside è riuscita ad ottenere una deroga perchè domani l'impianto possa essere acceso almeno un paio d'ore prima".
Intanto Filippo Vergassola, responsabile nazionale scuola e università dei Giovani Comunisti, chiede a gran voce che vengano date risposte: "Sappiamo che questo problema non si è manifestato solo nella nostra provincia e ci chiediamo come sia possibile, che il 10 di Gennaio, il freddo abbia colto impreparati gli organi competenti".
Prosegue Vergassola: "Riteniamo che la Provincia debba dare urgentemente delle risposte, perchè garantire il diritto allo studio significa anche assicurarsi che i ragazzi (ma anche professori e in generale chiunque lavora all'interno degli istituti scolastici) abbia a disposizione un ambiente idoneo".
Ricordiamo che la Provincia ha ancora la competenza per ciò che riguarda le scuole ed è quindi responsabile del loro corretto funzionamento.